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Giuseppe Vinci, responsabile degli impianti sportivi della Pontevecchio, mostra i danni
Bologna, 29 luglio 2019 - Il tetto della palestra Moratello alla Lunetta Gamberini, gestita dalla polisportiva Pontevecchio per conto del Comune, è sfondato dallo scorso mese. Da quando quella terribile grandinata (foto) si è abbattuta sul rivestimento della struttura, i lucernari sono stati completamente sbriciolati dalle palle di ghiaccio, che hanno cominciato a piovere dal cielo all’impazzata lasciando buchi grandi come palle da tennis o anche più. Nel fine settimana, con la pioggia che ha colpito la città, la palestra ha continuato ad allagarsi nonostante l’enorme lavoro fatto dal gestore e dagli operatori.
A raccontare la situazione è Giuseppe Vinci, responsabile degli impianti sportivi della Pontevecchio, che in prima persona è salito sul tetto della palestra per cercare di rattoppare i danni con corde e teloni e mettere letteralmente ‘una pezza’. «Abbiamo segnalato subito la situazione al Comune e sono venuti alcuni tecnici a fare un sopralluogo – racconta Vinci –. Nonostante i danni, però, hanno parlato di una situazione ‘non urgente’, aggiungendo che ci sarebbero voluti almeno tre o quattro mesi per qualsiasi tipo di intervento». Una tempistica non compatibile con le esigenze della polisportiva, che ogni giorno vede passare nel centro centinaia e centinaia di persone e che a settembre, con la fine dell’estate e l’arrivo dell’autunno, potrebbe vedere a rischio tantissimi allenamenti, incontri ed eventi.
«Siamo dovuti salire da soli e arrangiarci come potevamo, tutto a spese nostre e in totale autonomia – continua Vinci –. Avevamo provveduto personalmente due anni fa a realizzare il nuovo parquet, con una spesa di 100mila euro, e ora a ogni infiltrazione si sta gonfiando e rovinando. Nessuno ci ha ascoltato». Il centro alla Lunetta Gamberini non è l’unico gestito dalla Pontevecchio ad aver riportato enormi problemi dopo la super grandinata di giugno: tra questi ci sono infatti anche la Pista Barbieri in via Corrado Mazzoni e la palestra Pertini di via Gubellini. «Nel primo caso, l’intero pallone è stato forato dai chicchi di ghiaccio e abbiamo dovuto realizzare un secondo rivestimento affidandoci a una ditta, che ci ha chiesto seimila euro – sottolinea ancora Vinci –. Anche il Pertini versa in gravi condizioni e il parquet, molto più vetusto di questo, presenta già rigonfiamenti spaventosi». Il gestore lamenta soprattutto il mancato ascolto da parte dell’Amministrazione nel fornire una risposta repentina e pianificare degli interventi. «E’ l’esempio di come il Comune sia velocissimo nel chiedere, quando le cose devono essere subito in ordine e in regola, mentre quando gli viene chiesto di risolvere un problema, le tempistiche diventano improponibili», conclude Vinci.