Alle misure già annunciate nelle scorse settimane da Comune e Città metropolitana per i residenti della zona Paleotto, che devono fare i conti con le difficoltà di spostamento provocate dal cantiere del Nodo di Rastignano e le conseguenze dell’alluvione, si aggiunge un nuovo provvedimento: una strada che sarà possibile tracciare grazie alla disponibilità di un proprietario privato. Lo rende noto un comunicato diffuso da Palazzo D’Accursio. "Nelle settimane scorse – ricorda Enrico Di Stasi (foto), del gabinetto del sindaco della Città metropolitana – a seguito di diversi incontri con i residenti, insieme al quartiere Santo Stefano, abbiamo comunicato l’anticipazione della fine dei lavori che riguardano la demolizione e il rifacimento di un ponte sul rio Torriane. L’anticipazione di alcuni interventi avverrà già a settembre". Poi, la novità: "Grazie alla disponibilità di un privato, che ringraziamo tantissimo, abbiamo la possibilità di tracciare una strada che possa rendere molto più veloce l’uscita dei residenti verso Rastignano", fa sapere Di Stasi, che gli ha incontrato gli stessi residenti.
Una viabilità alternativa, "una strada bianca che consentirà di non dover più necessariamente percorrere la direttrice verso San Mamolo, attualmente unica via d’uscita dalla zona anche a causa di diversi cedimenti dovuti all’alluvione di maggio. La Città metropolitana, grazie a questa nuova soluzione, sarà quindi in grado in una decina di giorni, di costruire una viabilità alternativa per residenti, fornitori e mezzi di soccorso, da via Torriane alla via vicinale Malpasso". L’intervento è stato coordinato tra Comuni di Pianoro e Bologna, oltre al quartiere Santo Stefano.