Bologna, 28 marzo 2024 – Giorgio Morandi incontrerà l’illustrazione e l’infanzia a Palazzo Pepoli Vecchio, attuale sede del Museo della storia di Bologna, futuro Museo Morandi e molto di più. Quegli spazi, infatti, dalla prossima edizione della Fiera del libro per ragazzi e di Boom! faranno parte della mappa festivaliera della città.
A sorpresa, il sindaco Matteo Lepore ha fatto ieri mattina questo annuncio in Salaborsa, in apertura della conferenza stampa dedicata alla Bologna Children’s Book Fair, per invitare il gruppo di lavoro che dà vita alla fiera ma anche a ’Boom! Crescere nei libri’ e all’Accademia di Belle Arti, al fine di dar vita a questo grande progetto.
"Credo – ha detto – che sia giusto mettere in contatto la storia di Giorgio Morandi con la storia dell’illustrazione e, ancora, quello che la nostra città ha saputo generare attraverso l’Accademia di Belle Arti, che era il luogo dove Morandi insegnava, dove si insegnava la sua arte e dove generazioni hanno scelto di crescere e sviluppare la propria arte".
E ha proseguito: "Lo stesso professor Faeti è precursore di questa idea. E, se Bologna è diventata grande nell’ambito dell’illustrazione, è anche perché quel tipo di idea e di ricerca si è sviluppato nella nostra città. Credo che, anche da un punto di vista scientifico, sia la scelta giusta mettere insieme Giorgio Morandi col mondo della creatività e del fermento artistico ed editoriale, il che significa fare di Palazzo Pepoli non solo il museo ma un luogo dove continuare a produrre e fare". E la chiosa: "Ecco perché 3.500 metri quadrati ci servono e sono anche pochi".
L’idea è quella di dedicare un piano al Museo Morandi e il resto al racconto della città dell’immaginazione "e di quello che è ed è stata Bologna", progetto che sarà già attivo il prossimo anno.
Obiettivo: "Devono venire per Children’s Book Fair, per Boom! e per vedere il museo dedicato a Giorgio Morandi". Secondo il sindaco si tratta di "una spinta forte per venire a visitare o a vivere a Bologna, iscriversi all’Accademia di Belle Arti e fare grande la nostra città".
Nel frattempo in Comune si è discusso sempre ieri, nel corso di una commissione, della gestione in comodato di Palazzo Pepoli Vecchio al Comune, che sarà oggetto di una delibera in votazione il prossimo 8 aprile in Consiglio comunale (e sulla quale, dalle prime indiscrezioni, dovrebbe arrivare il sì anche di Fratelli d’Italia).
Dalla scrittura privata tra Fondazione Carisbo, Genus Bononiae e Comune si evince che "il comodato è stabilito per la durata di anni 12 a decorrere dalla data della firma del verbale di consegna e presa in carico del Complesso museale entro il 15 maggio 2024, salvo eventuale proroga o rinnovo per ulteriori anni 12, ma essendo espressamente escluso un rinnovo in modo tacito alla scadenza". Inoltre la "porzione immobiliare viene consegnata al Comune vuota, senza dotazione di personale e libera dal complesso di beni mobili costituente l’intero apparato museale che è stato precedentemente fatto oggetto di separato deposito in luogo idoneo, concesso a titolo gratuito".