REDAZIONE BOLOGNA

Palazzo Bevilacqua Ariosti è tornato a risplendere dopo un restauro durato 4 mesi

È stato riconsegnato alla città, grazie all’impegno della famiglia Bevilacqua Ariosti, uno dei suoi palazzi più importanti e significativi anche per quello che riguarda la nostra storia . Infatti, il quattrocentesco palazzo Bevilacqua (via D’Azeglio 31) fu sede nel 1574 di tre sessioni del Concilio di Trento. Il restauro, che è durato 4 mesi, ad opera dell’Impresa Leonardo sotto la direzione dell’architetto Sergio Bettini, ha ridato vita e restituito la magia del bello a questo monumento. Così commenta alla fine dei lavori il marchese Ippolito Bevilacqua Ariosti: "Io l’ho sempre visto grigio, così come tutti i miei familiari. Ora il restauro ha ricondotto la materia di costruzione a come era in origine, riportando i colori originari, senza alcuna aggiunta di tinte. L’effetto finale per me è stato commovente: vedere il palazzo identico a come era stato costruito tanti secoli fa". Il restauro ha contribuito a preservare la materia originaria della facciata: non solo le arenarie gialle e grigie che compongono la trama diamante e le finestre, ma anche il prezioso e raro balconcino in ferro battuto con inserti in rame che sovrasta il portone dietro al quale vi è uno dei cortili più affascinanti della città.

Nicoletta Barberini Mengoli