REDAZIONE BOLOGNA

P38 sul palco di Crash Ma lo spazio è del Comune

Il gruppo che inneggia alle Br il 22 aprile era nei locali affidati al collettivo. Il consigliere di Fratelli d’Italia Sassone: "Venga revocata l’assegnazione"

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Prima dell’esibizione al Tunnel di Reggio Emilia, la band P38 era stata anche a Bologna. La sera del 22 aprile scorso, il gruppo era stato protagonista della Trap night ospitata negli spazi della ex centrale del latte di via di Corticella, affidata nel 2019 dal Comune con un patto di assegnazione al collettivo Crash. Un concerto che, in città, è passato quasi inosservato, perché fruito esclusivamente da ‘estimatori’ d’area.

Così non è successo a Reggio, dove i testi che inneggiano alle Brigate Rosse e alla lotta armata, diffusi in un circolo dell’Arci, hanno causato un’esplosione di polemiche e un’indagine della Digos. Un’onda che, adesso, sta travolgendo anche Bologna dove tra l’altro la band ha girato uno dei suoi video, ‘Ghiaccio Siberia’, su YouTube da ottobre 2021. Piazza Imbeni, tra i palazzi della Regione; l’ex Xm 24 (già sgomberato); e il cimitero della Certosa fanno da sfondo al pezzo, con i membri della band in scena con il passamontagna d’ordinanza.

Qualche mese dopo, ecco il concerto, pubblicizzato su Instagram come "la prima data bolognese" della band. I titoli dei pezzi sono esplicativi dei contenuti: ‘Nuove Br’ e ‘Renault’ (l’auto su cui fu trovato il cadavere di Aldo Moro in via Caetani) su tutti. E adesso, mentre anche la Digos locale sta avviando accertamenti per capire se anche in città la scaletta sia stata la stessa di Reggio, ossia un inno al terrorismo che ha insanguinato e ferito, troppo profondamente, questa città, c’è chi chiede conto a Palazzo d’Accursio per quanto accaduto: "Ho presentato una domanda di attualità in consiglio – spiega il consigliere di Fratelli d’Italia Francesco Sassone – perché ritengo inaccettabile che una simile vergogna sia stata ospitata in un locale del Comune. Il patto stipulato tra l’amministrazione e Crash ha dei paletti ben precisi: parla di attività culturali volte a migliorare il quartiere. Questo spettacolo indecoroso che valore aggiunto porta, se non lanciare un messaggio allusivo contro le vittime del terrorismo? Voglio sapere – conclude Sassone – che controlli fa il Comune sulle attività organizzate da Crash e se, a fronte di quanto accaduto, abbia intenzione di prendere provvedimenti contro il collettivo. Il Comune prenda le distanze e se, come pensiamo, c’è stata violazione del patto, proceda con la revoca dell’assegnazione".

"Abbiamo appreso oggi (ieri, ndr) che il gruppo musicale P38 si è esibito negli scorsi giorni anche in città, in un immobile di proprietà comunale – il commento di Palazzo d’Accursio –. Reputiamo i messaggi veicolati dalla band gravi e oltraggiosi, inaccettabili in una città come Bologna che conosce le ferite del terrorismo. L’amministrazione comunale reputa tale episodio riprovevole e censurabile".

Mentre la polemica sulla serata al Crash monta, in Regione il consigliere di FdI Marco Lisei ha presentato un’interrogazione per sapere se viale Aldo Moro ritenga opportuno, a fronte di quanto avvenuto, valutare di rivedere contributi e patrocini concessi ai circoli Arci ed eliminare le pubblicità del Tunnel dai siti istituzionali. La Lega, con il consigliere Michele Facci, ha invece annunciato che presenterà una risoluzione urgente per far escludere da bandi e patrocini regionali chi incita e inneggia al terrorismo.

Nicoletta Tempera