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Over 50 No vax Bologna, rischio multa per 34.000

L’obbligo di immunizzazione deciso dal governo scatta da oggi Bordon (Ausl): "Pronti ad accoglierli anche senza la prenotazione"

Paolo Bordon, direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna

Paolo Bordon, direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna

Bologna, 1 febbraio 2022 - Sono quasi 34.000 i bolognesi con più di 50 anni per i quali da oggi scatta l’obbligo del vaccino anti Covid che non si sono immunizzati ma nemmeno si sono prenotati. Il dato è di ieri, ultimo giorno utile per iniziare il ciclo vaccinale. Nei 34.000 è compresa la fascia di età che va dai 50 ai 69 anni, quella ancora in età lavorativa.

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Precisamente sono 20.101 che hanno dai 50 ai 59 anni e 13.846 dai 60 ai 69. Sommando le percentuali relative a queste due fasce di età e rapportandole alla platea di bolognesi che hanno dai 50 agli 80 anni che possono essere sottoposti a vaccino si arriva al 25 per cento: un terzo del totale. Cosa accade, quindi, da oggi a queste persone? Secondo il decreto governativo del 5 gennaio (pubblicato slla Gazzetta Ufficiale il 7 gennaio) prevede una sanzione amministrativa di cento euro. L’addebito verrà inviato ai trasgressori direttamente dall’Agenzia delle Entrate che si baserà sugli elenchi dei soggetti inadempienti fornito dal ministero della Salute. Molto più pesante la sanzione per chi si reca al lavoro senza avere il Green pass rafforzato: si va da un minimo di 600 a un massimo di 1.500 euro. E non si tratta di una misura una tantum: in caso di recidiva, i trasgressori possono ricevere la stessa sanzione più volte. Naturalmente sono previste penalità anche per i datori di lavoro, che vanno dai 400 ai mille euro, in caso di omesso controllo.

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L’Ausl Bologna, per voce del direttore generale Paolo Bordon, nella giornata di ieri ha aperto i suoi punti a tutti gli over 50 che avessero voluto procedere con la vaccinazione, anche senza bisogno della prenotazione: "In questo momento è estremamente importante colmare la differenza con queste persone che non hanno ancora inteso vaccinarsi. Questo non solo per evitare le sanzioni, ma per bloccare la diffusione del virus".

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Bordon sottolinea la grande partecipazione della popolazione alla campagna vaccinale ma non nasconde che "resta questo zoccolo duro di persone difficili da convincere. Voglio ribadire che i nostri operatori sanitaria sono sempre a disposizione, ogni giorno, per fornire informazioni, dare spiegazioni sui vaccini, fugare dubbi o timori. Noi aspettiamo sempre queste persone – dichiara – e speriamo veramente che arrivino. Ci auguriamo che nei prossimi giorni, un po’ perché è scattato l’obbligo per le persone che hanno sopra i 50 anni e devono recarsi al lavoro, un po’ perché sono previste sanzioni, decidano finalmente di vaccinarsi".

Il direttore generale non manca di sottolinare che la fascia che va dai 50 ai 59 anni "è quella più reticente. A dire il vero ci sono anche persone più giovani che ancora non hanno fatto nemmeno una dose. Sono soggetti in buona salute, quindi senza nessun tipo di problema, in piena attività produttiva ma che ancora non si convincono. Eppure in caso di infezione – proseguone – come ci dicono i nostri medici ospedalieri, sono anche quelli che, in caso di contagio, possono finire anche nei reparti a più alta intensità". Interessante è l’analisi delle prenotazioni nelle ultime due settimane dei bolognesi con più di 50 anni per i quali, appunto, è scatto l’obbligo vaccinale: boom lunedì 17 con 1.141 prenotazioni, trende che è proseguito anche nei successivi due giorni per poi scendere decisamente. Nuova impennata il 24 (sempre un lunedì) con ben 1.254 prenotazioni e questo è stato il picco. Discreto andamento anche nei due/tre giorni seguenti per arrivare al minimo di 112 prenotazioni. Quando? Il 30, cioè il giorno prima dell’ultima scadenza utile.