Otto cartelli stradali: "La donazione è vita"

Lo scopo è sensibilizzare i cittadini sulla necessità di sangue e organi per salvare gli altri.

Otto cartelli stradali: "La donazione è vita"

Otto cartelli stradali: "La donazione è vita"

Otto cartelli per sensibilizzare sulla donazione degli organi. Li ha collocati sul territorio l’amministrazione comunale di Calderara. I cartelli sono posizionati nei punti di passaggio tra le frazioni, insieme a quelli che indicano il comune, e sotto la scritta hanno il nome e i loghi delle associazioni che operano nel settore e che sono Admo, Aido, Avis e Fidas – Advs. "Questa iniziativa – spiega il sindaco Giampiero Falzone – è un riconoscimento per lo straordinario lavoro che queste associazioni portano avanti a livello nazionale. E, nello specifico, a Calderara e nell’Unione dei Comuni di Terre d’Acqua. Sono dei veri e propri presìdi sul territorio, che oltre a sensibilizzare i cittadini alla donazione di sangue, organi e cellule si inseriscono nel più generale contesto dell’associazionismo calderarese, così vivo e prezioso per l’amministrazione e la città intera".

L’attività delle quattro associazioni si descrive dai numeri che queste sono in grado di dare al territorio. Avis Calderara, presieduta da Giovanni Zanchetta, conta oggi 440 soci, capaci di garantire 800 donazioni annuali di sangue di cui 155 di plasma, di cui l’Italia non è produttore autosufficiente. Numeri importanti anche per Aido di Terre d’Acqua, presieduta da Mauro Cavalmoretti: 3.622 gli iscritti, di cui 512 a Calderara. Sono 65, inoltre, i donatori calderaresi soci di Fidas - Advs, il cui presidente regionale è Michele di Foggia. E 112 sono le donazioni di sangue dell’anno scorso. Infine Admo, presidente regionale Rita Malavolta, vede 157 iscritti a Calderara. "Questi cartelli di sensibilizzazione che abbiamo collocato – aggiunge il primo cittadino – vogliono ricordare a tutti quanto importante sia questo gesto. Un gesto che può contribuire a salvare una vita ed è quindi un gesto per l’intera comunità".

p. l. t.