"Ottime rese e qualità al top, diamo il grano a tutto il mondo"

La Società Produttori Sementi di Argelato, leader nel settore delle sementi per l'agricoltura, punta sull'export e sull'innovazione per crescere, con un fatturato di 30 milioni di euro e progetti di ricerca avanzata.

"Ottime rese e qualità al top, diamo il grano a tutto il mondo"

Tommaso Brandoni, presidente e ad di Società Produttori Sementi

ARGELATO (Bologna)

Tommaso Brandoni, presidente e amministratore delegato, di che cosa si occupa la Società Produttori Sementi?

"Ci occupiamo di ricerca, produzione e commercializzazione di sementi per l’agricoltura. Siamo il primo anello della catena agroindustriale e abbiamo un valore aggiunto molto importante: la ricerca. Il nostro core business è rappresentato dai cereali a paglia, ma abbiamo un’attenzione particolare anche per il mondo delle leguminose, le proteine vegetali. Il cambiamento climatico sta mettendo in difficoltà le produzioni mondiali di cereali e la nostra attività di ricerca è tesa a migliorare la resa delle nostre varietà di sementi di fronte ai fenomeni siccitosi, ma anche la resistenza e la tolleranza alle malattie. Il Green Deal europeo è uno stimolo a proseguire in questa direzione".

Come è strutturato il gruppo?

"Abbiamo due stabilimenti produttivi, uno nelle Marche (San Severino) e l’altro in Emilia-Romagna (Argelato). Infatti, grazie a un’operazione di finanza straordinaria nel 2022 la marchigiana Agroservice ha acquisito il 100% del capitale della Società Produttori Sementi (fondata nel 1911) da Syngenta, a sua volta nell’orbita di ChemChina. Con questa acquisizione abbiamo raggiunto la leadership. Siamo i primi in Italia e questo significa esserlo anche nel mondo. Dove si coltiva il grano duro, lì sono presenti le nostre varietà".

Parliamo di export, quali sono i mercati di riferimento?

"L’Europa e i Paesi del Mediterraneo (Grecia, Spagna, Portogallo, Francia, Albania, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Turchia), il Nord Africa (Marocco, Algeria, Tunisia) e alcuni Paesi del Medio Oriente (Libano, Kazakisthan). Proprio in queste settimane abbiamo inviato oltre dieci container di sementi in Libano, a Beirut. La quota export è di circa il 15%, ma sta crescendo in doppia cifra. In Italia superiamo il 30% di quote di mercato".

Fatturato?

"Negli ultimi tre anni abbiamo raggiunto anche 30 milioni di euro".

Progetti?

"Vogliamo crescere all’estero ed è fondamentale l’attività di ricerca con le tecnologie avanzate, a partire dall’intelligenza artificiale. L’obiettivo è di coniugare la produttività con un alto livello qualitativo. Inoltre, vantiamo anche un’importante collaborazione diretta con il gruppo Barilla".