REDAZIONE BOLOGNA

A Bologna l’osservatorio astronomico dei raggi gamma più potente al mondo

Nell’Istituto nazionale di Astrofisica lavoreranno in tutto 100 persone. Colla: “Un’opportunità per far crescere le filiere industriali della componentistica”

Il Ctao (Cherenkov Telescope Array Observatory) avrà il quartier generale nell'Istituto nazionale di astrofisica di Bologna

Il Ctao (Cherenkov Telescope Array Observatory) avrà il quartier generale nell'Istituto nazionale di astrofisica di Bologna

Bologna, 22 febbraio 2025 – Arriva a Bologna il quartier generale dell'osservatorio per l'astronomia dei raggi gamma più grande e potente al mondo.

Nella base emiliano-romagnola dell'Istituto nazionale di Astrofisica in futuro lavoreranno circa 100 persone.

La Commissione Ue a gennaio di quest’anno ha istituito l’osservatorio come Consorzio Europeo di Infrastrutture di Ricerca (ERIC), con la collaborazione internazionale di 11 nazioni e dell'Osservatorio Europeo Australe.

Osservatorio per la distribuzione globale dei dati

Il polo sarà un riferimento per la distribuzione globale dei dati, accelerandone il progresso verso nuove scoperte scientifiche. Il Cherenkov Telescope Array Observatory (CTAO) - tramite un sistema di telescopi in progressiva realizzazione - studia fenomeni di altissima energia nell'universo, come i raggi cosmici, i fenomeni esplosivi e la materia oscura.

Il progetto coinvolge Paesi e ricercatori di tutto il mondo per la realizzazione di due grandi osservatori astronomici (uno nell'emisfero nord e uno nell'emisfero sud della Terra) che studieranno l'Universo attraverso i raggi gamma di altissima energia.

Dal 2016 ha sede a Bologna il quartier generale del CTAO, in un edificio condiviso con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Bologna.

Il prorettore dell'Università di Bologna delegato alla ricerca, Stefano Fanti, il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, e il direttore generale del Cherenkov Telescope Array Observatory (CTAO), Stuart McMuldroch.
Il prorettore dell'Università di Bologna delegato alla ricerca, Stefano Fanti, il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, e il direttore generale del Cherenkov Telescope Array Observatory (CTAO), Stuart McMuldroch.

L'importanza strategica dell’osservatorio

“La presenza a Bologna dell’osservatorio rafforza il ruolo dell’Emilia-Romagna come polo di eccellenza scientifica e tecnologica a livello internazionale. Così si potrà favorire anche la crescita delle competenze locali e la collaborazione con università e altri istituti di ricerca”.

Questo il commento del vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, che ha incontrato a Bologna il direttore generale del CTAO, Stuart McMuldroch, e il prorettore dell'Università di Bologna delegato alla ricerca, Stefano Fanti.

Il contributo internazionale del CTAO

Il CTAO, istituito dalla Commissione Ue a gennaio 2025 come European Research Infrastructure Consortium (ERIC), avrà il quartier generale a Bologna e nello specifico presso l’Istituto nazionale di Astrofisica, consolidando la collaborazione internazionale con 11 nazioni e l'Osservatorio Europeo Australe (ESO): sarà un riferimento per la distribuzione globale dei dati, accelerandone significativamente il progresso verso nuove scoperte scientifiche.

In futuro circa 100 persone lavoreranno nella sede di Bologna che diventerà il cuore dell’organizzazione, punto decisionale e snodo per le relazioni internazionali, l’amministrazione e le progettazioni ingegneristiche.

“Questo progetto - aggiunge il vicepresidente Colla - offre importanti opportunità per la Regione, l'Università di Bologna e il sistema di innovazione e ricerca regionale, promuovendo progetti in astronomia, fisica delle alte energie, sviluppo software e big data. Inoltre, un progetto internazionale di questa scala con partner globali potrà coinvolgere start-up e aziende innovative, in grado di produrre la componentistica e i software per la realizzazione di infrastrutture di ricerca. L’infrastruttura di ricerca rappresenta un' importante opportunità di relazioni internazionali e di rapporti con Bruxelles per la Regione e le Università presenti”.

Sinergie tra Regione e università

Durante l’incontro in viale Aldo Moro, sono state presentate alla Regione le attività del CTAO e valutate le opportunità di collaborazione per centri di ricerca e imprese emiliano-romagnole. Inoltre, sono state discusse le potenziali sinergie tra la Regione Emilia-Romagna, il CTAO e l'Università di Bologna, ponendo particolare attenzione allo sviluppo di progetti di ricerca avanzata e innovazione tecnologica nelle filiere industriali regionali, con la conseguente collaborazione con imprese emiliano-romagnole.