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Orgosoli resta in carcere: "Per tre giorni ho preso coca"

Ha raccontato di aver fatto uso continuato, per tre giorni, di cocaina, prima di esplodere e massacrare di botte e accoltellare la quarantaduenne che lo ospitava. Davide Orgosoli, arrestato sabato per il tentato omicidio avvenuto in un appartamento di via Andrea Costa, ieri è comparso di fronte al gip Claudio Paris per l’interrogatorio di garanzia. Difeso dall’avvocato Salvatore Vito Villani, ha risposto al giudice, raccontando la sua versione dei fatti. L’arresto è stato convalidato e per il cinquantenne è stato disposto il carcere.

"Abbiamo chiesto una misura alternativa – spiega l’avvocato Villani – considerati i problemi di dipendenza del mio assistito. La soluzione migliore sarebbe una comunità, ma nell’attesa della disponibilità di una struttura abbiamo chiesto i domiciliari". Orgosoli, nel suo racconto al giudice, ha detto di aver fatto uso continuato di cocaina, nei giorni in cui era stato ospitato dalla vittima, assieme alla stessa. E di avere il sospetto che la sostanza fosse stata addizionata con altro, sentendosi in qualche modo perseguitato. Un punto centrale, per la difesa, sarà capire se l’indagato fosse in grado, nel momento della brutale aggressione, di rendersi conto di ciò che stava facendo. "Crediamo siano necessari degli approfondimenti di indagine a seguito di quanto dichiarato dal mio cliente, anche esami di natura tossicologica", spiega l’avvocato Villani. Intanto, la vittima, una donna bosniaca di 42 anni, è ancora ricoverata al Maggiore, ma le sue condizioni sono in miglioramento. Ha iniziato a parlare con la polizia, raccontando di una furia scaturita dal nulla, senza un movente, al di là dello stato di alterazione estrema in cui Orgosoli si trovava.

n. t.