Bologna, 9 settembre 2021 - Sono ad oggi 67 gli operatori sanitari, del settore pubblico e privato, che a Bologna sono stati sospesi perchè non vaccinati. Tra loro anche due medici di base: uno in città e uno nella provincia. Ma nel complesso sono oltre 1.600 gli operatori sanitari che ancora non si sono vaccinati, su una platea di circa 40.000 lavoratori. A fare il punto della situazione è Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl di Bologna, parlando alla 'Dire'.
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Ad oggi hanno ricevuto l'avviso di accertamento 95 persone: 61 sono dipendenti Ausl, 27 del Policlinico Sant'Orsola e sette sono nel settore privato. Di questi, però, in 28 nel frattempo hanno provveduto a vaccinarsi o a fornire la temporanea giustificazione a differire l'obbligo vaccinale.
Di conseguenza risultano sospesi 67 sanitari, di cui sette nel privato. Tra loro appunto anche due medici di base. "Spero che la maggioranza di queste persone si ravveda- commenta Pandolfi- perchè fa male all'immagine della sanità pubblica e perchè fa male sapere che ci sono colleghi che non accettano regole stabilite non per fare male a qualcuno, ma per fare del bene agli altri. Penso che ci sarà un momento di riflessione in queste persone".
Nonostante questi stop, comunque, finora non ci sono stati problemi nell'erogazione dei servizi sanitari alla popolazione. "Al momento siamo molto attenti- assicura Pandolfi- ma con questi numeri si riesce a gestire bene la situazione e non ci sono ricadute dannose sui servizi".