DONATELLA BARBETTA e NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Operatore del 118 aggredito: prima i malori in ospedale, poi vittima di una tentata rapina

In due hanno cercato di strappargli una catenina: trovato dai carabinieri in stato confusionale. L’uomo è fra gli addetti della centrale Emilia Est che potrebbero essere stati narcotizzati

Operatore del 118 aggredito mentre corre: è uno dei sanitari che si è sentito male

Operatore del 118 aggredito mentre corre: è uno dei sanitari che si è sentito male

Quando i carabinieri lo hanno soccorso, l’uomo era in forte stato confusionale. Non è riuscito neppure a descrivere chi lo aveva aggredito. E il mistero si infittisce ancora di più, visto che la vittima della tentata rapina, ancora tutta da ricostruire, è uno degli operatori della centrale Emilia Est dell’Ausl che nei mesi scorsi si sono sentiti male durante il turno di lavoro in ospedale. Una vicenda su cui c’è un’inchiesta aperta, con le indagini affidate ai carabinieri del Nas, per cercare di capire se gli operatori siano stati narcotizzati e individuare chi lo avrebbe fatto.

Una questione che al momento però pare slegata dall’episodio avvenuto lunedì sera, quando l’uomo ha chiamato i militari dell’Arma, raccontando di essere stato appena aggredito da due persone, mentre si trovava da solo a fare una corsa in una zona isolata di Castello di Serravalle, lungo una pista ciclabile. L’operatore ha riferito di essere stato affrontato dai due, che hanno tentato con violenza di strappargli la catenina d’oro che aveva al collo. Non sarebbero riusciti nell’intento, perché la vittima ha opposto resistenza, mettendoli alla fine in fuga. Solo dopo che gli aggressori se ne sono andati, l’uomo ha chiamato i soccorsi. Addosso aveva i segni della colluttazione, in particolare dei graffi sul collo nel punto dove i rapinatori avevano tentato di strappare la catena.

Quando i carabinieri lo hanno ascoltato, l’uomo non è riuscito a descrivere i due che lo avrebbero aggredito e adesso sono in corso gli accertamenti per ricostruire quanto accaduto. Anche perché la vittima è apparsa ai militari dell’Arma in stato confusionale. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale al Maggiore e dimesso ieri pomeriggio. Per la seconda volta in poche settimane. Una decina di giorni fa, si era infatti sentito male in ospedale, come gli altri sei colleghi che adesso si ipotizza siano stati narcotizzati. Ora, per quella vicenda, all’attenzione del Nas c’è anche un ‘sospettato’: è un particolare psicofarmaco, un sedativo, i cui effetti sarebbero particolarmente simili ai sintomi accusati dagli operatori malati. Si tratterebbe quindi di svenimenti, di uno stato di torpore quasi comatoso, con difficoltà se non addirittura impossibilità ad articolare parole e frasi. Proprio questa sostanza, è il timore, potrebbe essere stata utilizzata da una mano malevola per avvelenare l’acqua, o una bevanda, o un cibo poi assunto da chi si è sentito male.