Bologna, 6 ottobre 2024 – Tutte le ombre sulla tragica morte di Attilio Franzini, l’operaio di Formia di 47 anni morto venerdì all’alba a San Giorgio di Piano, nel Bolognese, travolto da un treno mentre lavorava alla manutenzione dei binari della ferrovia, sono ora al vaglio di polizia ferroviaria e Procura. I suoi colleghi presenti al momento dell’incidente, circa 15, vengono sentiti in queste ore. I loro racconti saranno decisivi per chiarire almeno alcuni dei punti oscuri di quello che è accaduto su quelle rotaie. Stando alle primissime ricostruzioni, Attilio è stato travolto dall’Intercity notturno diretto a Trieste sul binario 1, mentre il cantiere insisteva tra il 3 e il 4, perciò chiusi al traffico. Cosa ci faceva lì? Pare stesse tornando dai colleghi dopo avere recuperato delle attrezzature dal furgone, parcheggiato nell’area di sosta vicina appunto al binario 1.
A quanto si apprende, gli operai avrebbero riferito che non era stato l’unico a fare quel tragitto. Perché? Forse quel binario non doveva essere aperto al traffico? La polizia fa sapere che i lavori interessavano “l’intero fascio binari della stazione di San Giorgio di Piano”. Significa che anche il primo binario sarebbe dovuto essere bloccato al transito? Sul posto era presente l’addetto alla sicurezza incaricato di vigilare sugli spostamenti e le attività dei lavoratori della Salcef Group, appaltante di Rfi. Sapeva che quel percorso per raggiungere il furgone era pericoloso?
Altre risposte si spera possano arrivare dalla scatola nera dell’Intercity coinvolto nell’incidente. In caso di cantieri sulla tratta, infatti, i macchinisti devono essere informati e, giunti nei pressi, rallentare e segnalare la presenza del convoglio con un segnale acustico. Lo strumento potrà svelare se questo sia accaduto o meno.
Nel frattempo, ieri il papà Gino e i fratelli maggiori di Attilio, Andrea ed Emanuele, ora assistiti dall’avvocato Giovanni Valerio, sono venuti a Bologna da Formia per il riconoscimento e il recupero della salma. Il 47enne pare sia stato colpito solo di striscio dal treno: il corpo non è straziato. Oggi, nel comune in provincia di Latina, si celebreranno le esequie dell’operaio. “Fratello, sei nato sotto una stella un po’ bizzarra – così Andrea –. Oggi non ti ha protetto. E pensare che questo lavoro te l‘avevo trovato io. Eri contento perché tutto ciò che facevi con le mani ti rendeva felice, questo mi bastava. Un destino infame si è voltato proprio ora che la tua vita finalmente poteva ancora donarti felicità. Ciao, ci rincontreremo”. Per martedì, Cgil, Cisl e Uil hanno indetto uno sciopero di due ore alla fine di tutti i turni di lavoro dei lavoratori delle manutenzioni ferroviarie e dei settori edile e metalmeccanico.