REDAZIONE BOLOGNA

’Opera’ in pole per gestire l’ex Genus Bononiae

A Firenze si potrebbe trovare il gestore per quattro musei del Percorso Genus Bononaie, con Opera Laboratori in pole position. La decisione finale tra Opera e Civita è imminente, con la Fondazione Carisbo pronta a annunciare il vincitore. La gestione sarà quadriennale, rinnovabile per altri quattro anni.

’Opera’ in pole per gestire l’ex Genus Bononiae

’Opera’ in pole per gestire l’ex Genus Bononiae

Non a Roma, ma a Firenze. Lì condurrebbero gli indizi sulla scelta del soggetto chiamato a gestire quattro dei cinque musei del Percorso Genus Bononaie (Palazzo Pepoli sarà affidato al Comune di Bologna per la realizzazione di polo espositivo internazionale dedicato a Giorgio Morandi).

La scorsa settimana la presidente della Fondazione Carisbo, Patrizia Pasini (nella foto), avrebbe informato l’assemblea dei soci di Casa Saraceni che la commissione di gara ha individuato un gestore per le quattro sedi museali, così come previsto dal bando pubblicato scaduto il 20 marzo scorso. Trascorso un mese dal termine ultimo per la presentazione delle domande, i tempi sono maturi per l’annuncio del vincitore, se come sembra, la decisione è stata presa. Pasini non ha anticipato all’assemblea il nome del futuro gestore, ma più di un socio si è fatto l’idea che la scelta sia alla fine caduta su Opera Laboratori, maxi-società fiorentina che si occupata della gestione dei servizi aggiuntivi (dalla biglietteria ai bookshop, passando per l’organizzazione di eventi) nei prestigiosi musei del capoluogo toscano, a cominciare dalle Gallerie degli Uffizi.

Si tratterebbe, comunque, di una sfida a due tra Opera e Civita, un’altra grossa realtà (questa volta basata a Roma) nel campo dell’arte, dell’organizzazione delle mostre e della gestione dei servizi museali, che è titolare della gestione delle Gallerie d’Italia, il circuito espositivo di Intesa Sanpaolo (banca di riferimento della Fondazione Carisbo) che espone le proprie collezioni in quattro palazzi storici a Milano, Torino, Vicenza e Napoli. Opera gestisce 45 sedi museali e realizza un fatturato di circa 70 milioni con 700 collaboratori ed è presente anche al Museo d’arte moderna e contemporanea di Bologna.

In attesa dell’ufficializzazione del vincitore, la presidente Pasini parteciperà all’udienza conoscitiva chiesta da Coalizione civica per conoscere il futuro dei quattro musei di Genus (Palazzo Fava, San Colombano, San Giorgio in Poggiale e Santa Maria della Vita) affidato a un soggetto esterno e dei lavoratori impegnati nelle diverse sedi espositive. La gestione avrà durata quadriennale, rinnovabile per ulteriori quattro anni.