Gaggio Montano (Bologna), 19 luglio 2023 – C’è la condanna all’ergastolo per Fabio Enrico Ferrari, accusato di aver ucciso con sette colpi di fucile a pallettoni mai ritrovato la cugina Natalia Chinni.
La sentenza oggi in Corte d'Assise a Bologna, dove il giudice Pier Luigi Di Bari ha accolto le richieste del pm Antonello Gustapane. Sposata quindi la tesi accusatoria secondo cui il 72 enne, che attualmente si trova agli arresti domiciliari e che era imputato per omicidio aggravato dai futili motivi e per detenzione illegale di armi e munizioni, avrebbe ucciso la cugina il 29 ottobre del 2021 al culmine di una lite scoppiata per motivi di vicinato.
La Corte ha inoltre stabilito delle provvisionali di 100.000 euro a favore sia del figlio, sia del marito della vittima, mentre per la sorella della vittima è stata decisa una provvisionale di 50.000 euro. I tre si erano costituiti parte civile nel processo.
I giudici hanno poi stabilito, respingendo la richiesta di una misura meno afflittiva avanzata dai difensori Franco Oliva e Angelita Tocci, che Ferrari dovrà restare ai domiciliari, ritenendo che sussistano ancora le esigenze cautelari nei suoi confronti. La sentenza emessa oggi va ad affiancarsi a quella emessa lo scorso aprile a carico della moglie dell'imputato, Loredana Bicocchi, condannata in abbreviato a un anno e quattro mesi per detenzione abusiva di armi in concorso con il marito.
Soddisfatto il legale di parte civile Mario Bonati, secondo cui "c'erano elementi di prova schiaccianti". La sentenza "consolida tutti gli elementi raccolti nel corso delle indagini", dichiara l'avvocato, che tiene anche a "lodare il prezioso lavoro svolto dai Carabinieri e dal pubblico ministero". Di diverso avviso Oliva, che pur "non volendo fare commenti nel merito prima di aver letto le motivazioni", che saranno depositate tra 90 giorni, annuncia fin da adesso che presenterà appello.