FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Omicidio Matteuzzi, la madre di Padovani: “Non credevo potesse arrivare a ucciderla”. E’ polemica in aula

Momenti di tensione davanti alla Corte d’Assise con la sorella della vittima che ascolta in lacrime e lascia l’aula. Una donna ‘hater’ di Alessandra ha chiesto un colloquio col killer in carcere, ma lui ha rifiutato

Bologna, 2 ottobre 2023 - La mamma di Giovanni Padovani, Virginia Centini, ha parlato in aula a Bologna al processo contro suo figlio per l’omicidio pluriaggravato della sua ex compagna Alessandra Matteuzzi, il 23 agosto del 2022.

“Alessandra mi ha detto che aveva paura, che non voleva morire. Ma era un contesto particolare, di alti e bassi della loro storia d’amore, basata su una forte attrazione reciproca, ma da parte di due mondi incompatibili. Era impensabile per me che sarebbe finita così, con una tragedia così. Giovanni non è quella persona, non mi sarei mai immaginata”.

Alessandra Matteuzzi e il suo carnefice Giovanni Padovani
Alessandra Matteuzzi e il suo carnefice Giovanni Padovani

Momenti di tensione in aula, davanti alla Corte d’Assise presieduta dal giudice Domenico Pasquariello. Con la sorella di Alessandra, Stefania Matteuzzi, che ascoltava in lacrime le dichiarazioni della madre di Padovani e a un tratto ha lasciato l’aula, mentre il pubblico rumoreggiava e commentava le risposte della testimone alle parti.

Al punto che uno è stato cacciato dal presidente. “Ci vuole rispetto, il dolore è da entrambe le parti”, ha commentato il giudice facendolo uscire.

La madre di Padovani ha raccontato che sapeva delle liti tra i due, che spesso Alessandra si sfogava con lei per “stupidaggini” che faceva il figlio.

E lei interveniva per dirgli di smetterla, di stare attento e di non fare cose illegali. “Volevo fare da paciere”, ha detto. Con una convinzione: “Io sapevo calmarlo. Se mi avesse chiamata quel giorno (quello dell’omicidio, ndr) l’avrei fatto tornare a casa da me”.

Intanto, le parti civili - rappresentate dagli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini - hanno segnalato alla corte che una donna che ha fatto richiesta di accesso a un colloquio con Padovani fosse tra gli “haters” che avevano insultato la memoria di Alessandra sui social ed erano perciò stati denunciati.

Il difensore di Padovani, l’avvocato Gabriele Bordoni, ha detto di non essere a conoscenza della denuncia a carico della donna e ha spiegato, comunque, che il suo assistito ha rifiutato il colloquio.