Bologna, 25 gennaio 2023 - E' cominciato questa mattina il processo per omicidio aggravato dai futili motivi che vede imputato Fabio Enrico Ferrari, il cugino di Natalia Chinni. La donna, insegnante in pensione di 72 anni, fu uccisa a colpi di fucile il 29 ottobre del 2021, nel cortile di casa sua a Gaggio Montano. Cortile che confina proprio con quello del cugino: secondo l'accusa - il pm titolare del fascicolo è Antonello Gustapane - Ferrari, 72 anni pure lui, le sparò con un fucile (mai ritrovato) al culmine di una lite di vicinato, mentre la donna era china e intenta a riparare la recinzione che divideva i rispettivi cortili.
In aula, questa mattina, Procura, difesa (avvocati Franco Oliva e Angelita Tocci) e parti civili (il figlio, il marito e la sorella della donna si sono costituti con l'avvocato Mario Bonati) hanno presentato le richieste di testimoni da sentire durante le udienze. Si tratta di una ventina di persone, compresi i consulenti che hanno lavorato al caso. Ferrari era presente all'udienza.
La difesa ha chiesto anche che la Corte d'Assise presieduta dal giudice Pier Luigi Di Bari disponesse un sopralluogo sul luogo del delitto, ritenendo che la consistenza del terreno e la perizia balistica sui colpi che hanno raggiunto la povera Natalia non possano corrispondere con la presunta dinamica, ricostruita dall'accusa, scagionando così l'imputato. Il presidente della Corte si è riservato di prendere una decisione in merito.