Omicidio di Alessandra Odio web, altre denunce

Cinque persone sono finite nei guai per messaggi denigratori contro la vittima. L’assassino Padovani comparirà a maggio davanti al giudice per l’immediato.

Omicidio di Alessandra  Odio web, altre denunce

Omicidio di Alessandra Odio web, altre denunce

Altre cinque denunce nei confronti degli haters che, in questi mesi, hanno pubblicato sul web commenti offensivi verso Alessandra Matteuzzi, la cinquantaseienne uccisa in via dell’Arcoveggio il 23 agosto scorso dall’ex fidanzato Giovanni Padovani. Dopo la segnalazione, a ottobre, dei primi 25 ‘odiatori’ alla Polizia Postale, nel fascicolo aperto dal pm Bruno Fedeli confluirà l’integrazione di querela presentata dai nipoti della vittima, assistiti dagli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini.

Nello specifico, la famiglia di Alessandra si concentra su una serie di frasi ritenute offensive e diffamatorie. I commenti finiti nel mirino dei parenti di Alessandra si concentrano soprattutto sulla differenza d’età tra i due (Giovanni Padovani ha 27 anni), giustificando tra le linee i comportamenti del ragazzo. La vittima, infatti, prima di essere uccisa aveva già sporto denuncia per stalking nei confronti dell’ex fidanzato.

"Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso" e "Lui calciatore modello bello come il sole, lei 60 anni, narcisista, lo ha traviato e usato in tutti i modi" sono alcuni dei commenti apparsi su Facebook e Instagram. I parenti di Alessandra chiedono quindi alla Procura di agire contro i ‘leoni da tastiera’ che, coi loro commenti, avrebbero offeso la reputazione e la memoria della vittima, in un momento di particolare fragilità e sconforto della famiglia e a seguito di un delitto brutale.

Per quanto riguarda invece le fasi processuali, dopo l’interrogatorio del 15 febbraio, la Procura (pm Lucia Russo e Domenico Ambrosino) aveva chiesto il giudizio immediato per Giovanni Padovani. Si attende la data in cui verrà fissata l’udienza in Corte d’Assise che, con ogni probabilità, si terrà all’inizio di maggio. Nel frattempo Padovani, difeso dall’avvocato Gabriele Bordoni, è stato trasferito nella struttura destinata alle valutazioni di ordine psichiatrico del carcere di Piacenza. L’accusa per il ventisettenne, che aveva ucciso Alessandra a martellate e a colpi di panchina, è omicidio aggravato da premeditazione, futili motivi, stalking e legame affettivo.

Chiara Caravelli