ANZOLA EMILIA (Bologna)
Il gip di Bologna Domenico Truppa ha concesso gli arresti domiciliari a Giampiero Gualandi, 62 anni, ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia, accusato di omicidio volontario aggravato per aver ucciso, il 16 maggio scorso, Sofia Stefani, 33 anni, una sua ex collega con cui aveva avuto una relazione. Il provvedimento del giudice risale al 21 ottobre, ma Gualandi si trova ancora in cella perché non è stato reperito un braccialetto elettronico. Nel il pm Stefano Dambruoso e la procuratrice aggiunta Lucia Russo hanno presentato ricorso al Riesame e l’udienza si terrà il 15 novembre.
Intanto emergono i primi risultati della perizia balistica dei carabinieri del Ris, incaricati dalla Procura di far luce sulla dinamica del delitto. Gualandi si è sempre difeso dicendo che il colpo di pistola fatale partì in modo accidentale durante una colluttazione con Sofia Stefani, piombata all’improvviso nel suo ufficio perché non accettava la fine della relazione. I Ris
nella perizia non hanno escluso che la traiettoria del colpo potesse confermare la versione di Gualandi, poi però la Procura ha chiesto ulteriori precisazioni e nell’integrazione della consulenza gli esperti avrebbero invece confermato l’impostazione accusatoria, quella dell’omicidio volontario. Gli accertamenti biologici eseguiti sull’arma, infine, non hanno rinvenuto il Dna della vittima, ma solo quello dell’indagato.