Bologna, 25 maggio 2023 – Bolognese, 31 anni. Si chiama Domenico Checchi l’uomo arrestato per l’omicidio di un tunisino di 40 anni, Marouane Bechir, stanotte in via del Borgo di San Pietro a Bologna. Il tunisino, con precedenti per spaccio, si sarebbe recato a casa dell’italiano assieme a una donna, è stato raggiunto da tre fendenti al viso e al petto di un’arma da taglio. La lite degenerata pare sia stata causata da motivi di soldi, non è chiaro se per debiti relativi a cessioni di cocaina o altro.
Il bolognese è stato arrestato poco dopo dagli agenti della Mobile, allertati da alcuni vicini che hanno chiamato la polizia dopo avere udito le urla in piena notte, e portato in Questura: contro di lui ci sarebbero le ricostruzioni di alcuni testimoni e le registrazioni di videocamere di sorveglianza della zona.
Tra i testimoni, il custode del palazzo di via Borgo di San Pietro in cui si è consumato il delitto: “Quando i condomini mi hanno chiamato - racconta - ero da un amico qui vicino. Sentivano delle urla fortissime provenire dal settimo piano, io mi sono precipitato sul posto e quando ho provato a prendere l’ascensore ho visto che era occupato. Poco dopo la porta si è aperta e ho visto un uomo a terra pieno di sangue e la ragazza che urlava e tentava di salvarlo”.
Interrogato in Questura, il 31enne avrebbe risposto a diverse domande rivolte dagli agenti, ma non a tutte. È stato poi portato nel carcere della Dozza, dove resterà in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
“Non ho sentito niente - racconta una vicina di casa - ma mia mamma stavo tornando intorno all’una e ha trovato un gran trambusto. I poliziotti le hanno detto che non poteva prendere l’ascensore e l’hanno accompagnata a casa”.