PIER LUIGI TROMBETTA
Cronaca

Omicidio di Anzola, ex vice comandante Querzè: "Subii mobbing da Gualandi. Feci causa e vinsi in tribunale"

L’ex ispettore era il capo ad Anzola nel 2001 quando arrivò il collega che lo sostituì al vertice: "C’erano forti tensioni. Una volta mi accusò di assenza ingiustificata, un’altra di sottrazione di verbali"

Bologna, 19 maggio 2024 – “Dopo 44 anni di onorata carriera si congeda l’ispettore superiore Mauro Querzè, decano del corpo e autentica colonna portante della polizia locale di Anzola e di Terre d’Acqua".

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Quell’anno andò appunto in pensione Querzè, il quale conobbe, per motivi di lavoro, Giampiero Gualandi: "Nel 2001 – racconta l’ex ispettore –, quando il sindaco era Anna Cocchi, arrivò ad Anzola Gualandi da un altro comune di fatto prendendo le mie mansioni di comandante ed io passai vice comandante. Per legge era ed è possibile farlo. E non mi soffermo su questo. Tuttavia la cosa creò molto scalpore, tanto che i dipendenti comunali chiesero chiarimenti tramite un volantinaggio. Poi, appena Gualandi si insediò, iniziarono le tensioni". Querzè è un fiume in piena: "Ricordo che un giorno andai a lavorare e trovai la porta dell’ufficio chiusa a chiave. Un’altra volta chiesi a Gualandi le ferie per fare le cure termali, lui me le avvallò verbalmente dicendomi di lasciare la richiesta. Io in buona fede così feci e andai alle cure. Ma poi ricevetti a casa una raccomandata dall’ufficio perché risultavo assente ingiustificato dal lavoro. Dovevo rientrare subito e avrei subìto sanzioni disciplinari. In sostanza la richiesta delle mie ferie non era stata firmata. Dovetti rivolgermi a un sindacato e il deferimento al consiglio disciplinare fu ritirato".

L’ex vice comandante della polizia locale di Anzola Mauro Querzè
L’ex vice comandante della polizia locale di Anzola Mauro Querzè

Per Querzè i guai con il diretto superiore non erano finiti: "Ci furono spostamenti negli uffici e io fui messo in disparte, nonostante fossi il vice comandante. La mia scrivania finì in un angolino contro un muro, senza finestra, vicino alla porta d’accesso ai servizi igienici. Un’altra volta fui denunciato da Gualandi e da altri per sottrazione di verbali e falsificazione del registro delle contravvenzioni per aver cancellato alcune contravvenzioni. Ma non ebbi nessuna conseguenza. La mia scelta di fare denuncia per mobbing, cosa che non avrei mai voluto fare perché consideravo il municipio la mia seconda casa, fu inevitabile e sofferta. Ma ci stavo rimettendo la salute".

Il giudice – prosegue Querzè –, vista la situazione, sentenziò che dovevo ricevere un indennizzo di circa 30.000 euro e un posto di pari opportunità. E così fu. Nel frattempo subentrò il sindaco Loris Ropa che mi propose, e io accettai, di diventare responsabile di Protezione civile di Terre d’Acqua con un indennizzo di 11.000 euro all’anno per cinque anni, oltre al normale stipendio. Andai in pensione nel 2020 – conclude – mentre Gualandi tornò ad Anzola nel 2021 con l’incarico di ufficiale della polizia locale di Anzola-Sala. Non entro nel merito della tragica vicenda. Posso dire che Gualandi, secondo la mia esperienza professionale, è una persona intelligente, preparata. E, pur avendo delle ottime capacità, non le esprimeva tutte".