NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Omicidio in A13 a Bologna: Miri non spiega il delitto d’impeto

Il trentaquattrenne si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip. La polizia scava nei rapporto tra i due

Omicidio in A13: Miri Gurra, albanese di 34 anni, è stato arrestato domenica mattina

Omicidio in A13: Miri Gurra, albanese di 34 anni, è stato arrestato domenica mattina

Bologna, 20 settembre 2023 – Perché Ilir Dervishi sia morto è un segreto che Miri Gurra tiene ancora chiuso dentro di sé. Il trentaquattrenne albanese, arrestato domenica mattina in A13 con l’accusa di aver ucciso, con più colpi inferti con un cacciavite a stella, il connazionale di 47 anni, di fronte al giudice Salvatore Romito si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per l’autista, difeso dall’avvocato Simone Bilotta, alla Dozza si è tenuta l’udienza di convalida. E Miri, come aveva già fatto davanti alla polizia e al pm Michela Guidi, è rimasto zitto. Il gip si è riservato, su convalida e misura cautelare.

Un silenzio che adesso è pieno di perché sulla morte di Dervishi, operaio e padre di famiglia, molto conosciuto a Eraclea, dove viveva da oltre vent’anni. Per questo la polizia adesso scava nei rapporti tra i due, che si sarebbero conosciuti tramite amici comuni albanesi. Entrambi alle spalle avevano piccoli precedenti, per droga e per reati contro il patrimonio. Pesci piccoli, come si dice, ma nessun dettaglio delle loro vite, passate e presenti, in questo momento viene sottovalutato dalla Squadra mobile, che sta cercando di ricostruire i contorni in cui il delitto, certamente d’impeto, è maturato.

Oggi, intanto, il magistrato conferirà l’incarico per l’autopsia, a cui la difesa dovrebbe partecipare con un proprio perito di parte. L’esame autoptico dovrà stabilire se Ilir sia morto esclusivamente per i colpi inferti dall’altro o se il decesso sia stato accelerato dall’incidente in cui entrambi sono rimasti coinvolti.

L’ipotesi degli inquirenti al momento è che Ilir e Miri, mentre in auto percorrevano l’A13 in direzione Bologna, abbiano avuto una violenta discussione, i cui motivi sono ancora oscuri. E, al culmine di questa, Miri, che era al volante della Capture, abbia sferrato i colpi con il cacciavite all’altro. E nella concitazione dell’attimo, con la vittima che cercava disperatamente di difendersi, Miri abbia perso il controllo dell’auto, finendo per schiantarsi contro un’altra auto e finendo fuori strada. Dove è stato soccorso. E poi arrestato.