REDAZIONE BOLOGNA

Omaggio alla patrona del basket Un playground accanto alla chiesa

Oggi la tradizionale celebrazione alla Madonna del Ponte con l’inaugurazione del centro sportivo Valverde.

Omaggio alla patrona del basket Un playground accanto alla chiesa

A fianco del santuario della Beata Vergine delle Grazie del Ponte di Porretta, la patrona della pallacanestro italiana, è stato realizzato un nuovo parco sportivo. La sua inaugurazione si terrà questa mattina (ore 10.30) e aprirà i festeggiamenti del santuario. Il nuovo spazio prevede la possibilità di utilizzare alcuni percorsi legati alle mountain bike, ma la vera novità è la presenza di un "campetto" da basket sullo stile dei playground statunitensi. Per la precisione la struttura cestistica è stata allestita nello spazio di Valverde, complesso gestito dalle Terme di Porretta, e i canestri sono stati montati a tempo di record grazie alla collaborazione con la società sportiva Invictus Academy. Sarà il professor Antonio Monti, Direttore Scientifico del Gruppo Monti Salute Più, a tenere a battesimo il nuovo parco, che conferma l’intenzione del gruppo di riqualificare tutto il territorio circostante gli stabilimenti termali.

Per l’occasione verrà organizzato un evento dimostrativo di basket, per poi tuffarsi nelle piscine di Valverde. L’inaugurazione prevede anche un’esibizione di tango latino-americano nella nuova pista da ballo. I festeggiamenti legati alla Madonna del Ponte riprenderanno nel pomeriggio quando alla 18 i fedeli si ritroveranno presso il monumento dei caduti di Porretta, luogo da cui partirà la fiaccolata con le torce della patrona. Alle 18.30, invece, è previsto l’arrivo al santuario con la recita della preghiera del cestista. Tutte le manifestazioni religiose hanno il patrocinio del comune di Alto Reno Terme, della Federbasket e della Chiesa di Bologna. Questa ricorrenza di festeggia nella giornata di oggi, dato che il 29 luglio del 1956 venne istituito il Sacrario del cestista all’interno di questa piccola chiesa in riva al Reno.

L’iniziativa fu promossa da Achille Baratti, dirigente sportivo. Ci sono le maglie dei campioni italiani e di quelli passati nel nostro Paese, come quella indossata dall’indimenticato Kobe Bryant, che da bambino abitò a pochi chilometri dal santuario quando il padre giocava a Pistoia. La celebrazione religiosa della sua intitolazione fu preceduta da una staffetta di tedofori a cui parteciparono i giocatori della Virtus e di altre società bolognesi. Sin da allora appassionati e giocatori della palla a spicchi salgono in pellegrinaggio lasciando cimeli di ogni tipo. Maglie, ricordi, biglietti, testimonianze di fede spiccano in questa cappella illuminata da una finestra rotonda con le forme di una palla da basket.

Massimo Selleri