BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Oliver Stone all’Arlecchino per il doc ’Nuclear Now’

Il regista invitato da Andrea Romeo: "Io, ecologista, mi pongo domande". La casa di distribuzione I Wonder chiude l’anno con 8 milioni al box office.

Oliver Stone all’Arlecchino per il doc ’Nuclear Now’

Oliver Stone all’Arlecchino per il doc ’Nuclear Now’

Andrea Romeo festeggia i dieci anni della casa di distribuzione I Wonder con un’annata eccezionale che vale 8 milioni di euro al box office e chiude questo 2023 con un mini tour in compagnia di Oliver Stone. Le presentazioni italiane si concluderanno oggi al Pop Up Cinema Arlecchino, dove alle 17,30 verrà proiettato ’Nuclear Now’, il suo ultimo documentario e alla fine del film ne parlerà con Stefano Buono, ceo di Newcleo, che ha anche prodotto il lavoro. Il film sostiene che l’energia nucleare è una soluzione necessaria per combattere il cambiamento climatico e il 6 dicembre alle 21,15 sarà trasmesso su La7.

Andrea Romeo, come nasce questa distribuzione di Oliver Stone?

"Il nostro rapporto con Oliver Stone nasce qualche anno fa quando portammo in Italia ’Jfk revisited: through the looking glass’ e la mini-serie ’Jfk: destiny betrayed’ in occasione dell’anniversario dell’assassinio a Dallas del trentacinquesimo presidente americano John Fitzgerald Kennedy. Poi quando è venuto a Venezia nel 2022 mi ha invitato a vedere ’Nuclear Now’. All’inizio io, da ecologista cresciuto negli anni del referendum abrogativo del nucleare in Italia e con un certo credo, non ero molto convinto, poi la curiosità ha prevalso e, dopo aver visto il film, mi si sono aperti dei punti interrogativi e mi sono convinto che l’effetto che aveva avuto su di me, avrebbe potuto averlo anche sul pubblico italiano".

Il titolo ’Nuclear Now’ in effetti significa ’nucleare oggi’: si prospetta un mondo diverso?

"Ammetto una mia ritrosia culturale, un punto di partenza molto timoroso e con un’impronta Chernobyl sul nucleare. Il film mi ha fatto capire però l’assurdità di posizioni che parlano di un ’mondo altro’ e di un nucleare antico mentre c’è la necessità di interrogarsi su quello che il nucleare può essere nei prossimi decenni. In questo momento la sensazione, invece, è che il vero nemico sia il sovra-utilizzo delle energie fossili".

Anche Oliver Stone è ormai parte della famiglia I Wonder, che, dato felicissimo, quest’anno ha incassato oltre 8 milioni di euro al box office, raddoppiando il precedente record del 2019.

"In effetti siamo passati da un record di tre milioni e mezzo di incasso del 2019 a questo anno eccezionale con circa oltre trenta film. Il campione d’incassi è stato ’The Whale’ con 3 milioni e mezzo d’incasso, il film indipendente più forte dalla grande riapertura post Covid, poi ’Everything Everywhere All at Once’ con 2 milioni e 750.000 e ’Beau ha paura’ che esce proprio in questi giorni sulla nostra piattaforma I Wonder e che ha fatto in Italia il miglior risultato d’Europa, come del resto è successo anche con altri film".

Da cosa dipende?

"Ad esempio su ’The Whale’ abbiamo avuto una forte intuizione, è un film che lavorava sul senso di colpa che ci ha fatto pensare fosse perfetto per un Paese come l’Italia. E in effetti gli italiani l’hanno amato tantissimo".