Si era già fatto notare lo scorso ottobre "perché il personale di Acer e i Carabinieri intervenuti per farlo sgomberare dalla casa popolare occupata abusivamente a Castello d’Argile scoprirono che l’alloggio era stato trasformato in una palestra privata con attrezzi anche molto costosi, a dimostrazione che non si trattava di una persona bisognosa o indigente". E ora, fa sapere la stessa Acer, è finito in carcere perché, in seguito, aveva occupato per due volte un altro alloggio pubblico, sempre a Castello d’Argile, minacciando anche il sindaco Alessandro Erriquez e il personale del Comune e dell’Unione Reno Galliera che era intervenuto. La vicenda riguarda un quarantenne italiano, occupante seriale che forse pensava di essere immune alla legge.
Subito dopo lo sgombero, si legge in una nota, "Acer aveva posto in sicurezza l’alloggio con pannelli antintrusione, motivo per cui l’occupante, che non è del luogo e risulta senza fissa dimora, ha pensato bene di accomodarsi in un altro alloggio pubblico, sempre nel Comune di Castello d’Argile", per la precisione "in un appartamento di ‘pronta emergenza abitativa’, vale a dire destinato a famiglie in particolari difficoltà". Nuovamente sgomberato, l’uomo "ha violato i sigilli della magistratura per riprendere possesso dell’alloggio, minacciando pesantemente il sindaco e il personale del Comune e dell’Unione Reno Galliera". A seguito di tali minacce, considerata l’indole violenta del soggetto, sia il municiapio che l’abitazione del primo cittadino sono stati costantemente presidiati dalle forze dell’ordine. Ora il sindaco annuncia che "dall’altra sera il delinquente ha una nuova casa a Bologna, in via del Gomito, alla Dozza".
Da parte sua, Erriquez ringrazia "il presidente di Acer Marco Bertuzzi, i Carabinieri, la Polizia locale Reno Galliera e la magistratura per aver condiviso con l’amministrazione la linea della fermezza", mentre Bertuzzi conferma che "sulle occupazioni abusive la nostra linea continua a essere quella del mantenimento della legalità. Non siamo disponibili a fare sconti a chi non rispetta le regole e sottraendo un’abitazione a chi ha certamente più bisogno".