Bologna, 2 giugno 2023 – Mentre i ragazzini del Collettivo studentesco autonomo occupano le ex Poste di via Zanardi, per quella che annunciano come una “due giorni di confronti e dibattito”, i “grandi” del Cua tornano a imbrattare tutta la zona universitaria appena ripulita dalle scritte. Tutto, in previsione di cortei di protesta già programmati: il primo, sabato 3 giugno da piazza Verdi, alle 10, con gli studenti delle superiori; l’altro sabato 17 giugno da XX Settembre alle 16.
All’interno delle ex Poste sono una ventina i ragazzini entrati. L’occupazione potrebbe essere, da quello che scrivo gli studenti, un blitz lampo che potrebbe concludersi già nel weekend.
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“Prontamente dalle mura della zona uni sono riemersi i messaggi cancellati e ne sono sbucati di nuovi - scrivono invece gli attivisti di Cua su Facebook -. Ribadiamo che le voci, l'arte, la libera espressione, che vengono spinte dalla voglia di lottare e che da sempre caratterizzano questi luoghi, non si fermeranno davanti ad una bieca censura dell'Unibo. Chi attraversa questi spazi li vuole risignificare e continuerà a farlo. Alla cancellazione del murales sull'alluvione rispondiamo rilanciando la grande marcia popolare del 17 giugno. Fermiamo chi devasta i territori! Portiamo 10mila stivali e tutto il fango che hanno prodotto alla Regione Emilia Romagna! E noi riscriviamo da capo e anche di più!”