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Bologna, altra occupazione: il Cua entra in un palazzo del centro

L'annuncio: "E' un intero palazzo in pieno centro di tre piani inutilizzato da decenni, in comproprietà tra l'università e un privato" in via Oberdan 16, a due passi da piazza Maggiore

Bologna, 26 ottobre 2022 - Ancora una occupazione in città. Dopo quella dello studentato di Beyoo, "oggi entriamo in un nuovo stabile pretendendo case belle per tutte", annuncia il Cua, il Collettivo anonimo universitario di Bologna. Nel cui mirino stavolta è entrato un "intero palazzo in pieno centro, di tre piani inutilizzato da decenni, in comproprietà tra l'università e un privato" in via Oberdan 16, a due passi da piazza Maggiore (guarda il video).

L'occupazione dello stabile in via Oberdan 16 (Schicchi)
L'occupazione dello stabile in via Oberdan 16 (Schicchi)

"In un momento di crisi economica come quello presente, è letteralmente uno scempio che stabili come questo rimangano alla polvere e al disuso, mentre in tante e in tanti non troviamo casa, non riusciamo permetterci i prezzi di questa città, ci troviamo costrette a una vita di stenti e privazioni", afferma il collettivo universitario promettendo:

"Non usciremo prima che l'Università si prenda le responsabilità politiche sulle nostre vite, finché non verrà pubblicamente qui a trattare con noi, finché non adibirà questo palazzo all'emergenza abitativa, gratuitamente". Alle 12 è prevista una conferenza stampa e alle 18 un'assemblea pubblica.

La storia del palazzo in via Oberdan 16

Prende il nome di  'Casa Felicini-Giovannini', l'edificio del XV secolo occupato in mattinata in via Oberdan. Da quanto risulta, è di proprietà dell'Università che lo ha ricevuto in seguito a una donazione, ed è in disuso da molti anni. Nel 2019 fu messo all'asta dall'Ateneo, con base fissata a oltre un milione e 300mila euro, restando invenduto. In un annuncio pubblicato sul web si legge che il palazzo ha una superficie di oltre 500 metri quadri, disposta su tre piani, 'presenta un portico con pregevoli cotti nelle volte ed un ricco soffitto a tasselli di legno decorato' e che 'l'intero compendio immobiliare è stato dichiarato di interesse storico artistico'.