Bologna, 22 novembre 2022 - "Non è più tempo di alzare muri, ma di aprire porte". Su questa spinta, gli studenti del collettivo Luna, che dal 5 ottobre scorso hanno occupato un palazzo dell’Asp in via Capo di Lucca, annunciano la loro disponibilità a fare un passo indietro. Ossia, a lasciare spontaneamente quella ‘Casa vacante’ presa per essere destinata all’emergenza abitativa degli universitari, a patto che il Comune tenda loro una mano, perché quello spazio non venga alienato ma, una volta adeguatamente restaurato, venga adibito a spazio sociale. Una richiesta già accolta dal Comune. "Siamo disponibili a fare un passo a lato per farne due in avanti", dicono gli studenti, che in questo mese e mezzo di occupazione si sono impegnati cercando di restaurare, per quanto loro possibile, lo stabile, in condizioni fatiscenti e anche a rischio dal punto di vista della sicurezza degli ambienti.
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"Le parole per noi rappresentano atti pubblici – scrivono su Facebook –. Pertanto, se l’amministrazione garantirà che l’immobile di via Capo di Lucca verrà immediatamente tolto dal piano di alienazione e sarà destinato a forme nuove ed innovative di abitare collaborativo, alla cui progettazione possono concorrere in tempi rapidi realtà dal basso, che non hanno capitali milionari, che non sono i soliti noti che hanno già le mani sulla città, metteremo a disposizione le chiavi di Casa Vacante". Auspicando dunque una soluzione politica e di dialogo, evitando la possibilità di uno sgombero di polizia, come quello di giovedì scorso in via Oberdan, in esecuzione del sequestro preventivo disposto dalla Procura.
La disponibilità insomma c’è, ma i tempi di uscita ancora sono incerti: gli occupanti chiedono l’istituzione di "una procedura pubblica, chiara nei suoi intenti" in tempi rapidi, ossia prima della fine dell’anno. Una proposta accolta dalla vicesindaca Emily Clancy e dall’assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo: "È nostra intenzione – dicono – promuovere nuove procedure pubbliche, aperte e accessibili, a partire dallo stabile di via Capo di Lucca che non sarà alienato, ma destinato a questo percorso, insieme ad altre opportunità. Ci interessa continuare a dialogare e co-progettare con la città in tal senso con tutti gli attori portatori di interesse e che si propongono di prendersi carico di queste nuove progettualità sui nostri immobili pubblici". La parola è data.