Bologna, 4 luglio 2024 – Donare è importante, ancora di più se si tratta di sangue e plasma. È con questa premessa che la campagna di sensibilizzazione dell'Azienda USL di Bologna, in collaborazione con le Associazioni AVIS e FIDAS e con il patrocinio del Comune prende il via.
Bologna, città da sempre attenta alla donazione di sangue ha registrato, nei primi 5 mesi del 2024, un aumento della raccolta di 375 unità di sangue intero e 298 di plasma. In questo contesto, Azienda USL, Associazioni e Comune uniscono le forze per mantenere la tendenza positiva registrata promuovendo una nuova campagna di informazione e sensibilizzazione sulla donazione di sangue, rivolta in particolare alle donne.
Le parole di Lepore e di Bordon
“Siamo orgogliosi e felici di contribuire a questa iniziativa, i numeri dei tanti donatori e delle tante donatrici testimonino l’impegno che le associazioni mettono in campo, ma bisogna fare di più, non abbassando la guardia e ricordando costantemente l'importanza della donazione, in grado di salvare vite umane. Sono certo che, come sempre, i cittadini bolognesi faranno la propria parte rispondendo a questo appello con grande generosità” dice il sindaco Matteo Lepore.
E poi Paolo Bordon, direttore generale azienda Usl di Bologna: “Donare è un senso di responsabilità civile. Colgo l'occasione per ringraziare tutte le donatrici a cui è rivolto in particolare l'appello alla donazione di plasma, a loro più idonea e fondamentale per cercare di contribuire al raggiungimento dell'autosufficienza per la produzione di farmaci plasmaderivati”.
Sì, perché, come noto, in particolari fasi fisiologiche della vita, la donna può riscontrare eventuali stati anemici che le impediscono di donare il sangue. Tuttavia, è comunque possibile donare il plasma, emocomponente indispensabile per la produzione di farmaci salvavita. Genericamente le donne possono donare il sangue ogni sei mesi, mentre per gli uomini l'intervallo tra una donazione e l'altra è minore ed è di soli tre mesi. Questa differenza è resa necessaria dal ciclo mestruale e dall'evidenza che le donne sono maggiormente soggette a bassi livelli di emoglobina, condizione che non le rende donatrici ideali.
L'intervallo di tempo tra una donazione di plasma e l'altra, invece, è lo stesso per uomini e donne ed è di circa 15 giorni. Infatti, la plasmaferesi, al contrario della classica donazione, non incide sui globuli rossi e nemmeno sui livelli di ferro dell'organismo, proprio perché vengono rimessi in circolo nel corpo, subito dopo l'estrazione del plasma. Per queste ragioni, la donazione di plasma è particolarmente indicata per il genere femminile.
Come dice Maria Beatrice Rondinelli, Direttrice UOC di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Area Metropolitana di Bologna: “Da sempre le donne promuovono la vita e donare sangue è dare vita. La nostra comunità ha costantemente necessità di donazioni di sangue per aiutare coloro che ne hanno bisogno. Le donne possono fare la differenza con la loro generosità e solidarietà. La donazione non solo salva vite, ma può avere un impatto positivo sulla salute delle donatrici stesse. Un piccolo gesto che può fare la differenza. Donare plasma è importante perché svolge un ruolo fondamentale nel trattamento dei pazienti con condizioni cliniche gravi in quanto il plasma donato può essere utilizzato per produrre farmaci plasmaderivati”.
A Bologna 4mila nuovi donatori
Nel corso del 2023 l'Azienda USL di Bologna ha registrato complessivamente 4000 nuovi donatori, di cui il 55% sono donne. A livello nazionale le donne che donano sangue o plasma rappresentano solo il 33,7% dei donatori. Dati positivi ma che testimoniano quanto ancora ci sia da fare in questa direzione. Come spiega Sonia Manaresi, presidente di Avis Provinciale: “Solo insieme possiamo amplificare e concretizzare il messaggio di solidarietà, perché investendo nella donazione di sangue e plasma, investiamo nel futuro, nella salute e nella vita di molte persone. Per cui, rivolgo un appello a tutte le donne e a tutti i cittadini: informatevi, partecipate, e se potete, donate il plasma periodicamente. È un processo sicuro e può essere fatto più frequentemente della donazione di sangue intero. Chiedo a tutti i cittadini bolognesi di mettersi al servizio della nostra comunità, prendiamo la donazione come un impegno costante per garantire che le scorte di sangue e plasma siano sufficienti. Ogni goccia conta, e insieme possiamo fare la differenza”.
E infine, le parole di Nabu Dieng, mamma di un ragazzo affetto da anemia falciforme, lanciano un ulteriore appello: “Che tutti donino, invito Comune e Associazioni ad andare nelle moschee, nei centri di accoglienza e nelle aree più densamente popolate da migranti, per informare e invitare tutti alla donazione. In una città multiculturale come Bologna serve l’aiuto di tutti”.
Come candidarsi alla donazione di sangue e dove
Ecco quindi i criteri per candidarsi alla donazione di sangue: è necessario aver compiuto 18 anni, pesare non meno di 50 chilogrammi, godere di buona salute e condurre uno stile di vita sano. Dopodiché è possibile prenotare una visita di idoneità preliminare nei centri di raccolta sangue più vicini alla propria abitazione, nel corso della visita un medico accoglierà l'aspirante donatore o donatrice per un colloquio, una visita e un prelievo necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti, in modo da accertare l'idoneità. È possibile donare in 15 centri di raccolta sul territorio metropolitano: Casa dei Donatori di Sangue, Ospedale S. Orsola, Ospedale Bellaria, Bazzano, Budrio, Castel Maggiore, Castiglione dei Pepoli, Imola, Loiano, Medicina, Molinella, Porretta Terme, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale e Vergato.