FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Nuovi autovelox Bologna, i cittadini: "Sì, ma soltanto dove si corre"

Residenti favorevoli in zona Beverara-Marco Polo Contrari in viale Lenin, divisi nelle vie Murri-Toscana

L’autovelox di via Stalingrado, per anni al centro di contese giudiziarie

L’autovelox di via Stalingrado, per anni al centro di contese giudiziarie

Bologna 19 luglio 2021 - Gli autovelox dividono la città. A seguito dell’istruttoria in corso per l’installazione di nuovi ’occhi elettronici’ nelle strade di Bologna a più alta percorrenza e rischio incidenti, siamo andati in alcuni dei quartieri e nelle zone che potrebbero essere interessate dai possibili esiti favorevoli del confronto avviato fra tecnici, polizia locale e comune "al fine di individuare in modo sinergico le localizzazioni più opportune da sottoporre a parere prefettizio", come dichiarato nei giorni scorsi dall’assessore alla mobilità Claudio Mazzanti. Sono tredici oggi le zone individuate con più problemi di velocità: via Murri, via Toscana, viale Lenin, viale Felsina e strade adiacenti, via dell’Industria, via San Donato dalla tangenziale al confine con Castenaso, via Sabotino, via del Triumvirato, via Salvemini, vie Shakespeare/Lipparini, via Zanardi in località Noce e via Marco Polo. Proprio in quest’ultima il parere dei residenti che abitano la vena stradale nel quartiere Lame dà ragione nella maggior parte dei casi alla valutazione di installare un autovelox per abbattere il rischio di incidentalità. "Via Marco Polo è divenuta una strada pericolosissima – afferma Giorgia Daltri –. Qui le auto procedono a velocità elevate e spesso abbiamo assistito ad incidenti come tamponamenti o persone investite. Stessa brutta situazione anche in via della Beverara. Un autovelox potrebbe migliorare la situazione obbligando gli automobilisti ad andare più piano". Concorde Rabi Jamila che in riferimento a via Marco Polo afferma: "Per garantire soprattutto l’incolumità dei pedoni, credo che l’installazione di autovelox in questa zona potrebbe essere molto utile". Di diverso avviso invece Stefano Brino, secondo cui "in via Marco Polo non c’è necessità di autovelox. È vero, a volte le auto superano il limite quando i semafori favoriscono un’onda verde, ma per il resto è una strada molto trafficata, soprattutto quando si blocca la tangenziale. E in quei momenti è impossibile andare veloce. Vedo l’ipotesi di un velox qui come un modo per rimpinguare le casse". È un fronte comune del ‘no’ invece quello per viale Lenin e viale Felsina. Al quartiere Savena infatti l’idea è che "un punto come viale Lenin sia già adeguatamente sotto controllo con la presenza dei molti semafori che impediscono di raggiungere velocità elevate – spiega Emilio Lotito –. C’è sempre chi procede a passo troppo sostenuto diciamo, ma un autovelox qui non cambierebbe tantissimo, anche perché il viale Lenin non è un particolare luogo di frequentazione pedonale. Credo siano altre le zone in cui sarebbe più utile mettere questi apparecchi". Contrario a un autovelox in viale Lenin anche Milena Verdiglione, a cui "non mi sembra particolarmente utile. I tanti semafori impediscono di raggiungere velocità pericolose. Faccio spesso questa strada e non ho mai assistito a incidenti che non fossero piccoli tamponamenti". Pareri contrastanti invece animano gli esercenti del quartiere Santo Stefano fra via Murri e via Toscana. Qui c’è chi è "contrario a un espediente per prendere soldi dalle tasche dei cittadini – così Renato Draghetti –. Qui in via Toscana e via Murri credo sia impossibile superare il limite perché c’è sempre coda. Piuttosto che altri velox, sarebbe meglio pensare a fare più parcheggi, di cui in questa zona della città c’è davvero scarsità". Più orientata al ‘sì’ ai nuovi occhi meccanici lungo le vie Toscana e Murri Sabrina Cavicchi, che qui ha un salone di parrucchieri. "Le auto non vanno di certo piano. Le frenate decise all’altezza delle strisce pedonali sono all’ordine del giorno e credo che la presenza di autovelox scoraggerebbe i più allegri dall’andare sempre a velocità sostenute. Fortunatamente non è mai successo qualcosa di grave, un paio di episodi a parte, se non frequenti tamponamenti. Ma sarebbe meglio prevenire in questo caso".