Dei 500mila euro che sono serviti per realizzare il nuovo impianto di illuminazione all’interno della basilica di Santo Stefano ben 100mila sono arrivati da una donazione di Emil Banca. L’istituto di credito cooperativo presieduto da Gianluca Galletti ha fatto la parte del leone nell’ammodernare il complesso stefaniano ed è pronto a fare la sua parte anche nella prossima partita che riguarderà l’impianto di riscaldamento.
Le buone notizie per le ‘Sette Chiese’ non finiscono qui dato anche il governo italiano ha deciso di stanziare una cifra importante per il loro restauro. "E’ già pronto un milione - ha spiegato il sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni – che servirà per finanziare gli interventi urgenti. A queste risorse si dovrebbero aggiungere altri quattro milioni per altri progetti su cui stiamo lavorando per inserirli nella programmazione del prossimo anno, quindi per il 2026. Stiamo valutando anche se dividerli in diversi pacchetti perché, ad esempio c’è bisogno di intervenire sulla carta pesta (che viene inserita nella parete della cripta ndr) e su una risalita d’acqua nella parte del museo. Per questo motivo stiamo valutando come arrivare a coprire economicamente tutti gli interventi".
Tra qualche settimana, invece, dovrebbero partire le opere più urgenti. "Questi lavori sono i primi in graduatoria – conclude la sottosegretaria Borgonzoni – e dovrebbero iniziare a dicembre. Riguardano alcuni portoni distrutti o scalini rotti e altri interventi legati alle norme antisismiche e sono finanziati con fondi che hanno una natura diversa. Saranno svolti anche alcuni controlli legati alla risalita d’acqua, con il pavimento che è tutto ’onde’ e dobbiamo assolutamente capire coi georadar cosa c’è sotto. Non stiamo perdendo tempo: Santo Stefano è sempre nei nostri pensieri".
Ieri pomeriggio intanto si sono accese le nuove luci con il cardinale arcivescovo Matteo Zuppi che ha raccontato le origini di questo questo progetto. "Sono venuto a un incontro serale con tanti giovani – sono le parole del porporato – e ho detto: siete stati bravissimi, avete creato una bella atmosfera con queste luci basse. E i frati che abitano la basilica mi hanno risposto: sono le uniche che abbiamo... È da questo episodio che abbiamo pensato di intervenire. Anche perché la luce cambia tutto, valorizza ed è fondamentale per contemplare le opere d’arte, le architetture e per vivere i luoghi. Era un intervento proprio necessario, che ha visto il contributo di tanti. E ci auguriamo che questo continui, perché ci sono altri interventi da fare". Il complesso, poi, rappresenta anche la ‘Loca Sancta’ di Gerusalemme secondo il volere del suo fondatore San Petronio: riproduce cioè esattamente la topografia del Santo Sepocro. "È il centro spirituale più importante della città – ricorda Zuppi – e mi auguro che questo sia il primo passo per valorizzare anche le altre chiese del centro storico". Tra i gli altri benefattori che hanno contribuito alla realizzazione della nuova illuminazione vi sono anche la Fondazione Carisbo e il Gruppo Coesia. All’accensione erano presenti anche la presidente della Regione, Irene Priolo, e l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bologna, Simone Borsari.