REDAZIONE BOLOGNA

Nuova vita a Porta Vittoria: "Monumento ritrovato"

Inaugurata l’opera dopo il complesso restauro finanziato dal ministero. Oltre alle superfici esterne, migliorata la canalizzazione delle acque.

Nuova vita a Porta Vittoria: "Monumento ritrovato"

Nuovo look a Porta Vittoria. Nei giorni scorsi, a Persiceto, sono stati inaugurati i lavori di restauro della storica Porta alla presenza del sindaco Lorenzo Pellegatti, dell’assessore ai Lavori pubblici Alessandra Aiello e di Corrado Azzollini, dirigente della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Emilia Romagna. I lavori erano iniziati nel giugno scorso, con l’obiettivo di salvaguardare le caratteristiche storiche autentiche del monumento.

"L’intervento – spiega il primo cittadino – ha previsto il risanamento conservativo delle superfici architettoniche esterne utilizzando malte adeguate per composizione e colore ed è stato suddiviso in varie fasi: pulitura preliminare, preconsolidamento delle superfici distaccate, pulitura definitiva, consolidamento delle superfici, stuccatura delle lesioni e la tinteggiatura". E aggiunge: "La pavimentazione esterna è stata risistemata, non solo nell’ottica di proteggere ma anche di valorizzare il monumento in quanto ingresso pedonale al centro storico della città. Sono state sistemate e sostituite infine le grondaie per migliorare la protezione dalle acque meteoriche e il convogliamento nel canale sotterraneo". L’intervento è stato completamente finanziato dal ministero della Cultura per 450.000 euro. Già presente in epoca medievale e indicata come porta della Braglia o Porta di sopra o Porta Bologna, questa Porta fu ricostruita nel 1781 da Carlo Francesco Dotti, architetto del santuario della Beata Vergine di San Luca. Documenti storici che risalgono al XII e al XIII secolo testimoniano la presenza della Porta che in precedenza era collocata al margine del castello medievale di San Giovanni in Persiceto, circondato da un fossato che delimitava il borgo nel quale si accedeva tramite due porte.

p. l. t.