Bologna, 29 settembre 2024 – "Un regalo di Natale per tutte le donne e le mamme di Bologna: sarà il luogo dove nasceranno i prossimi bolognesi". Sono le parole di Chiara Gibertoni, direttrice generale del Sant’Orsola durante la visita al cantiere della nuova ala del Padiglione 4, effettuata con l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, il sindaco Matteo Lepore, il rettore dell’Alma Mater, Giovanni Molari.
L’edificio, quasi novemila metri quadrati collocato su tre piani più uno rialzato, ospiterà le attività dedicate alle emergenze e ai servizi ad alta intensità di cura delle unità operative di Ostetricia, Ginecologia e neonatologia e Terapia intensiva neonatale. Il rialzato sarà destinato al Pronto soccorso ostetrico e ginecologico, con accesso delle ambulanze ricavato su via Albertoni.
Il primo piano ospiterà il blocco operatorio con quattro sale chirurgiche, due sale per la procreazione medicalmente assistita e i relativi laboratori, ulteriori laboratori dedicati alla procreazione assistita si trovano anche al piano -1. Il secondo piano sarà destinato al blocco parto, con due sale per il cesareo e otto sale per il travaglio parto. Infine, il terzo e ultimo livello ospiterà la Terapia intensiva e sub intensiva neonatale, con 14 box vetrati e sette camere doppie per la degenza. Una struttura all’avanguardia anche dal punto di vista energetico e ambientale, frutto di un investimento pari a 29 milioni di euro, realizzato grazie a risorse regionali.
La ristrutturazione della parte storica "sarà complicata – aggiunge Gibertoni –. Ci sarà anche un consolidamento antisismico da fare e sarà un domino per non sospendere l’attività. Sarà un bell’equilibrismo. Ma finalmente avremo degenze decenti, col bagno in camera. Tutti i professionisti si sono adattati a traslochi e condizioni non comode durante i cantieri. E li devo ringraziare".