Bologna, 24 febbraio 2022 - Sono attese nei prossimi giorni le undicimila dosi di Novavax che saranno consegnate all’Ausl di Bologna per iniziare la somministrazione del nuovo preparato che dovrebbe, questa è la speranza, convincere le persone che ancora non si sono vaccinate in quanto scettiche nei confronti dei sieri basati su Dna e mRna messaggero. È una tecnologia molto tradizionale, ma il risultato, come spiegano gli immunologi, è uguale: la proteina viene captata dalle cellule, elaborata, presentata al sistema immunitario. Diventa un antigene, contro cui si producono anticorpi e contro cui ci sono linfociti T.
"Con questo ulteriore vaccino speriamo di convincere a vaccinarsi quella porzione di popolazione, peraltro in Emilia-Romagna molto ridotta, che continua ad avere dubbi o paure – afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini –. Non appena saranno consegnate le dosi, le Aziende sanitarie potranno partire con le somministrazioni". Dalla Regione viene poi fatto sottolineato che "saranno previste linee vaccinali dedicate e le modalità d’offerta e di prenotazione verranno implementate a seguito delle indicazioni della Struttura commissariale". Nei prossimi giorni verrà anche deciso se si potrà scegliere o meno il tipo di vaccino.
Come indicato nella circolare del ministero della Salute, è destinato alle persone dai 18 anni in su non vaccinate. Come per le altre tipologie di vaccino, è prevista la somministrazione di due dosi a distanza l’una dall’altra di 21 giorni e, ad oggi, non può essere utilizzato per completare un ciclo iniziato con vaccino mRNA o a Dna né come dose booster.
Relativamente all’arrivo del vaccino e, soprattutto, alla possibilità di avere delle linee dedicate a chi voleva effettuare proprio questo preparato, una settimana fa aveva inoltrato un’interrogazione al governo regionale Michele Barcaiuolo, capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia. "Mi sono sempre chiesto perché non si poteva scegliere quale vaccino fare, magari su indicazione del proprio medico. Capisco che nei momenti in cui c’erano tantissime persone che dovevano vaccinarsi non fosse possibile, ma ora che le file sono diminuite perché non offrire questa opportunità – chiede Barcaiuolo –. Abbiamo una fetta di popolazione che ancora non si è immunizzata ma sembra propensa a farlo con questo vaccino. Quindi una linea dedicata potrebbe dare una mano ad aumentare il numero di persone vaccinate".
Anche il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ospite di TimeLine su SkyTg24, ha esortato le regioni al fine di permettere la scelta del vaccino: "Oggi non c’è una carenza di vaccini e l’obiettivo è immunizzare il più possibile. Chi intende vaccinarsi con Novavax deve poterlo fare".