Bologna, 2 aprile 2023 – Il valzer della movida inizia già il giovedì. Piazza Aldrovandi è il nuovo centro nevralgico del divertimento, da quando in piazza Verdi il ‘cantierone’ del Comunale ha preso il sopravvento: ci sono centinaia di ragazzi che, a partire dall’ora di cena, mangiano e bevono seduti sulla parte rialzata.
Quella adiacente a Vicolo Bianchetti, per intenderci. Pochi controlli delle forze dell’ordine, nessun presidio extra, anche se la questura aveva annunciato che il giro di vite sarebbe partito già giovedì 30 marzo. La serata scorre abbastanza tranquilla in zona universitaria: qualcuno festeggia la laurea in modo colorato, tra un coro inneggiante il ‘Dottore’ e l’altro; qualcuno mette la musica dalle proprie casse bluetooth; qualcuno tira a tarda notte alzando un po’ il gomito. I venditori ambulanti di birre non mancano, hanno compreso subito la nuova geografia del divertimento e, se prima stazionavano soprattutto in piazza Verdi o in piazza San Francesco, ora sono arrivati in Aldrovandi.
Venerdì, il volume comincia ad alzarsi, e anche i controlli s’intensificano: almeno un paio di volanti e qualche agente in più in largo Respighi, un’auto della Municipale in Aldrovandi, passaggi piuttosto frequenti nella zona del Pratello. Il questore Isabella Fusiello aveva promesso "controlli a tappeto" e va detto che la presenza in strada, questo weekend, si è fatta più consistente.
I residenti di via Petroni e dintorni, però, forse non avranno notato una gran differenza: basta guardare le foto per vedere la presenza massiccia di studenti (e non) in strada. Tra venerdì e sabato, a mezzanotte, uno dei momenti più caldi: i ragazzi si ammassano per le vie, soprattutto davanti al Cucchiaio d’oro. Non si riesce nemmeno a passare a causa degli assembramenti. Non mancano gli ‘Street tutor’, gli ausiliari con le pettorine rosso bordeaux, che sembrano però più concentrati in piazza Verdi, piuttosto che impegnati a far defluire la marea umana in via Petroni.
Piazza Aldrovandi, per un’altra sera, si conferma la ‘Capitale della movida bolognese 2023’: il baccano non manca, l’alcol continua a scorrere e i ragazzi si lasciano fotografare sorridenti durante il reportage notturno. "Qua si sta bene, c’è più spazio che in piazza Verdi e anche una situazione più tranquilla – spiega una ragazza –. Nessuno ti dice nulla". In piazza San Francesco il clima è sotto controllo. Niente bonghi o chitarre: i festoni fino alle 5 o alle 6 di mattina degli scorsi anni sembrano solo un ricordo.
Il Pratello fa storia a sé in quanto a orari, il momento in cui i giovani vanno a casa oscilla sempre tra le 2 e le 4 del mattino perché l’età media dei giovani è più alta che in zona universitaria: anche qui, venerdì sera, nessun trambusto particolare. Il pensiero dei residenti va subito al 25 aprile, ‘Capodanno della movida’ sotto le Torri: le nuove direttive sui festeggiamenti hanno fatto scaldare le associazioni. Di sicuro, l’obiettivo è evitare scene già viste come gli Spiderman improvvisati sul portone della basilica di San Francesco o i vespasiani a cielo aperto nelle viuzze adiacenti a via del Pratello.
Per ora, la movida del venerdì e del sabato non regala episodi da condannare, nonostante – complice la bella stagione – gli avventori abbiano già invaso le strade. È la cronaca di un weekend di inizio primavera, dove la voglia dei ragazzi di uscire a ‘fare serata’ cresce sempre di più, al di là dei controlli.