Note di mezzanotte ai Servi con la magia di John Zorn

Stasera nella basilica la performance ’The Hermetic Organ-Office nr 29’. Tra Bach e Messiaen, emerge il fascino del ’Fantasma dell’opera’.

Note di mezzanotte ai Servi con la magia di John Zorn

Note di mezzanotte ai Servi con la magia di John Zorn

"Sono sempre stato un grande fan dell’organo. La visione del ’Fantasma dell’opera’, ascoltare quella musica folle quando avevo 9 o 10 anni, è uno dei motivi che mi ha portato a essere un musicista. L’organo è come un’orchestra, ed è la ragione per cui lo amo. Una cosa è improvvisare con un sassofono, e quando lo faccio cerco di ottenere un grande numero di suoni, forme e tessiture diverse dallo strumento, ma con un organo è come suonare tutta un’orchestra. È uno strumento davvero potente. Suonando un’unica nota, se selezioni i registri giusti, puoi far tremare le pareti della chiesa".

Così John Zorn, sperimentatore sonoro, ricercatore delle frontiere da dissolvere dei linguaggi musicali contemporanei, racconta il suo rapporto con lo strumento principe della musica sacra, l’organo, che sarà il protagonista del suo concerto di questa sera nella basilica di Santa Maria dei Servi in Strada Maggiore, scenario di infinita suggestione che accoglierà ‘The Hermetic Organ-Office nr 29’. Si tratta di un’opera originale, commissionata al compositore americano dal Festival Angelica, che lo ha voluto per una prestigiosa ‘personale’ all’interno della sua rassegna 2023, dopo la tappa di ieri a Modena e di questo pomeriggio a Reggio Emilia.

L’artista arriverà nella chiesa a mezzanotte, per eseguire un lavoro pensato appositamente per questo spazio, dove suonerà sia il sassofono che l’organo della chiesa. È dal 2011 che Zorn, in occasioni che seleziona in maniera rigorosa e all’interno di cartelloni di grande rigore stilistico, si confronta con questo strumento in basiliche europee e americane. Si tratta di elaborate forme di improvvisazione basate su una tecnica frutto della rilettura, dal vivo e in tempo reale, delle tante fonti di ispirazione che hanno contribuito a determinare la sua identità culturale.

Tra classica e contemporanea, dalle partiture di Bach a quelle di Messiaen, da Ligeti a Korla Pandit, uno degli inventori dell’‘exotica’, che ebbe un grande successo nell’America degli anni 50, portando nelle case con i suoi programmi tv, il mistero delle notti indiane. E poi, nelle pagine che metterà in scena questa sera a Bologna, c’è la grande passione che Zorn ha da sempre, come ha dichiarato, per Il Fantasma dell’Opera. Quella immensa forza evocativa, magica, capace di trasportare l’ascoltatore in una dimensione fantastica sarà al centro del concerto che inizierà allo scoccare di mezzanotte. Un rituale, prima ancora di uno spettacolo, dai colori cupi, ma dalle forti suggestioni cinematografiche che si svolgerà poco prima della festività di Halloween, come aveva fatto qualche anno fa esibendosi tra le volte maestose della Chiesa di San Bartholomew che conserva l’organo più grande di New York. Prevendite Online https:linktr.eeJohn_Zorn Info 051.240310

Pierfrancesco Pacoda