Assolto in appello con formula piena l’ex grillino Giovanni Favia. Il ristoratore era stato condannato nel 2019 in primo grado per diffamazione a 500 euro di multa e al risarcimento di 15mila euro alle parti civili (Davide Casaleggio e ‘Casaleggio Associati’). Favia era finito a processo dopo che, il 4 aprile 2014, sul quotidiano Il Tempo aveva definito come poco chiari i rapporti economici tra il blog di Grillo e la Casaleggio Associati. Affermazione che gli costò la querela da parte di Gianroberto Casaleggio, in quanto titolare della società.
Nell’ambito del procedimento, la Casaleggio aveva ottenuto anche il sequestro di un conto corrente di Favia, a garanzia del pagamento dei risarcimenti. Contro la sentenza del tribunale romano aveva fatto appello il difensore di Favia, l’avvocato Francesco Antonio Maisano, rilevando che l’articolo era "assolutamente pertinente e legittimo in quanto diretta espressione del diritto di critica politica". Il ristoratore aveva anche rinunciato alla prescrizione che, nel frattempo, era maturata.
"A distanza di 10 anni – così il legale – otteniamo dalla Corte d’Appello di Roma una sentenza di assoluzione totale che ristabilisce la verità delle cose. Giovanni Favia ha operato in piena legittimità nell’ambito della critica politica e l’ingiusta condanna di primo grado è stata completamente travolta. Siamo soddisfatti anche se c’è voluto molto, troppo tempo per ottenere giustizia".
Non si è fatto attendere anche il commento dello stesso ex esponente del Movimento 5 Stelle, che ha pubblicato un lungo post sulla sua pagina Facebook dopo la sentenza di assoluzione: "Da quando ho iniziato – scrive – a far politica a oggi, ovvero 15 anni fa, ho subito più di una denuncia all’anno e ho dovuto affrontare diversi processi. Principalmente sono stato denunciato da altri partiti, dall’amministrazione comunale e statale e da alcune grandi imprese. Lo scopo è sempre stato quello di mettermi a tacere, di intimidirmi. A tutto ciò si sono aggiunte denunce in ambito privato, anche quelle in qualche modo collegate alla mia immagine pubblica. Con l’assoluzione di oggi si chiude l’ultimo processo pendente. Anche qui, assolto con formula piena".
E ancora, continua il lungo sfogo postato sui social: "Mi furono bloccati 15mila euro in un processo viziato da un giudice di primo grado che decise di condannare la verità. Casaleggio me li dovrà ridare con gli interessi. Ora giustizia è fatta".
Chiara Caravelli