Bologna, 19 aprile 2021 - Complottisti, negazionisti e NoVax. Tutti mossi verso un nemico comune: il Covid. Ma non per combattere la malattia, come da più di un anno stanno facendo, con enormi sacrifici, medici e infermieri. Combattendo, invece, la stessa idea di Covid. "È la più grossa bugia della storia", tuona dal palco allestito in piazzale Jacchia, ai Giardini Margherita, Ornella Mariani. E parte l’applauso della folla che le sta davanti. Ben oltre le duecentocinquanta persone. Donne, uomini. Coi bambini al seguito. Senza una mascherina. Vicini come a un concerto dei bei vecchi tempi.
AGGIORNAMENTO No Paura Day a Bologna, negazionisti ai Giardini Margherita multati La manifestazione, che fa arrabbiare i residenti della zona dei Giardini tanto quanto i ‘Giovedì dell’Xm’ quelli di via Gobetti, era pubblicizzata come ‘No paura day - per la libertà di pensiero e di parola’. E sul palco, a partire dalle 10,30 e fino alle 13 passate, si sono succeduti, oltre alla scrittrice, anche il medico no vax Mariano Amici, gli scrittori Paolo Sensini e Andrea Tosatto, e il direttore del sito ‘ImolaOggi’ Armando Manocchia, il nostrano Mattia Florulli, titolare del plurimultato Halloween pub di via Stalingrado e l’avvocato Manola Bozzelli, compagna dell’ottico Gian Luca Giulietti, morto proprio di Covid, a marzo dello scorso anno.
La teoria alla base della manifestazione è, nelle parole degli oratori, che la pandemia sia "la più grande truffa sanitaria del XXI secolo". Una montatura, tesa a mettere in ginocchio il Paese e ordita dai soliti, oscuri, ‘poteri forti’ per "testare la sottomissione del popolo", hanno detto ancora dal palco. Obiettivi principali delle contestazioni il premier Mario Draghi, il ministro della Salute Roberto Speranza, ma anche il governatore della Regione Stefano Bonaccini. Contestazioni applaudite nella piazza da oltre 250 persone, guardate a vista dalla polizia. Che provvederà, come in altre manifestazioni analoghe già avvenuto, a far arrivare a casa dei partecipanti identificati la multa da 400 euro per violazione delle normative anti-Covid. Da chi invece passava per i Giardini per i fatti propri, per una corsa o una passeggiata approfittando della giornata di tiepido sole, non sono mancati però i fischi. L’iniziativa è proseguita fino alle 13, quando è iniziato a piovere e pubblico e oratori se ne sono tornati a casa. L’iniziativa si era già tenuta nelle settimane scorse in altre città d’Italia.A Bologna, invece, già a partire da febbraio scorso sono state diverse le ‘passeggiate no mask’ organizzate. Alcune hanno visto anche la partecipazione di oltre cento persone e non sono mancate, in alcune circostanze, tensioni con la stampa e anche con le forze dell’ordine. Ai vari cortei ha sempre presenziato, nelle vesti di organizzatore, il ristoratore di via Stalingrado, salito alle cronache per la sua disobbedienza ripetuta alle norme per evitare la diffusione del Covid.