ZOE PEDERZINI
Cronaca

L’impresa da guinness, a 13 anni Nicole scala la Marmolada: "In cima? Senza parole"

L’avventura di Caramanna e del padre Ivan, soccorritore alpino. La passione per la montagna coltivata nella Bassa bolognese. "Mia figlia è la più giovane ad aver espugnato la Regina delle Dolomiti"

La tredicenne Nicole con il padre, Ivan Caramanna hanno scalato la Marmolada

La tredicenne Nicole con il padre, Ivan Caramanna hanno scalato la Marmolada

Molinella (Bologna), 17 agosto 2024 – “Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono", diceva William Blake. E se a incontrare una cima montuosa come la Marmolada è una ragazzina di appena tredici anni la magia è incredibile. Arriva dalle pianure sterminate della Bassa bolognese, precisamente da Molinella, la storia di Ivan Caramanna, soccorritore alpino, e di sua figlia Nicole, prima per età a scalare questa cima dolomitica. Nicole, appassionata di sport (karateka già medaglia d’oro ai mondiali di Stoccarda) e suo padre Ivan sono uniti da un grande amore per l’alta quota: arrampicano e fanno da tempo percorsi alpinistici. Il 28 luglio scorso, in cinque ore e mezza di salita, e tre e quaranta di discesa, hanno scalato la Marmolada.

Ivan, da dove nasce questa vostra impresa?

"In realtà nasce dal nulla, mentre eravamo a tavola. Noi abbiamo fatto diverse cose insieme tra scalate e arrampicate. Visto che la preparazione di Nicole era più che sufficiente, le ho chiesto se le sarebbe piaciuto scalare la regina delle Dolomiti, la più alta. E lei sorridendo mi ha detto “Perché no, ci voglio provare“. E così ci siamo organizzati e siamo partiti senza neanche pensarci troppo".

Non si tratta, dunque, della prima avventura importante sulle vette italiane di sua figlia, giusto?

"No, assolutamente e anche per questo ero più che certo che ce l’avrebbe fatta e che aveva la preparazione giusta. Abbiamo scalato diversi siti e, fino all’anno scorso, affrontato dislivelli notevoli".

Com’è andata sulla Marmolada?

"Siam partiti dalla diga, giù alla base Marmolada. Dopo un sentiero roccioso abbiamo affrontato il primo ghiacciaio e siam saliti successivamente dalla parete ovest. L’indomani siamo ridiscesi dal ghiacciaio. È stato lo stesso gestore del rifugio, quando ci ha visti, a dirmi che Nicole è la prima 13enne ad aver affrontato questa impresa".

E quali sono state le prime parole di sua figlia arrivati in cima? Era emozionata?

"Mi ha guardato e mi ha detto: “Sono stanca morta“. Non ha fatto neanche in tempo a finire di dirmi questa frase che si è guardata intorno ed è rimasta sconvolta dal panorama che le si apriva davanti agli occhi, per quanto stanchi. Ha detto solo “Wow“, poi si è persa assorta nella meraviglia di un paesaggio incontaminato".

Una ‘missione’ quella sua e di sua figlia che vuole avere anche un grande messaggio per gli altri genitori e adolescenti. Ci spieghi.

"C’è molto da scoprire intorno a noi e lo si può fare senza dover guardare tutto tramite televisione o telefonini. Nicole usa anche lei il telefono come passatempo come la maggior parte dei suoi coetanei e come è normale che sia alla sua età. In questi due giorni di avventura, però, ad esempio, non si è ricordata neanche di averlo, tanto che ho fatto io tutte le foto. Tutto quello che c’è di bellissimo attorno a noi lo si può raggiungere con le nostre gambe, la nostra volontà e dedizione. Dobbiamo smetterla di ammirare il mondo e tutti questi posti meravigliosi dal divano di casa o da dietro una scrivania".