‘Nessuno Scarto’ con la cooperativa Abantu

Il progetto di sartoria etica è sostenuto dal ’Programma Formula’ di Intesa San Paolo, accessibile dalla piattaforma For Funding

‘Nessuno Scarto’ con la cooperativa Abantu

Il laboratorio Cartiera ospita 13 persone, rifugiate o con disabilità, a rischio di esclusione sociale

Un progetto per ampliare e rafforzare l’inclusione sociale delle persone con disabilità e rifugiate nella Valle del Reno attraverso la sartoria etica e attività di formazione continua: questo l’obiettivo che la cooperativa sociale bolognese Abantu si propone con il progetto ’Nessuno scarto: formazione e sviluppo professionale’, che può contare sul sostegno di Intesa Sanpaolo che, coadiuvata nella scelta da CESVI, affianca la progettualità ponendola tra quelle sostenute attraverso il Programma Formula, progetto accessibile dalla piattaforma di raccolta fondi For Funding per promuovere in tutto il territorio italiano sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.

A Lama di Reno, frazione di Marzabotto, ha sede il laboratorio di moda etica Cartiera di coop. Abantu, che propone un modello produttivo in cui sostenibilità sociale e sostenibilità ambientale si coniugano con la valorizzazione del territorio. Attraverso la realizzazione di accessori artigianali da materiali di riuso di alta qualità, altrimenti destinati allo smaltimento, e l’impiego di persone in condizione di svantaggio, il laboratorio Cartiera promuove infatti un’idea di produzione basata sui valori della transizione green, dell’inclusione sociale e dell’economia circolare. Con il progetto ’Nessuno scarto’ si intendono incrementare le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori artigiani del laboratorio.

Il progetto prevede l’acquisto di macchinari per migliorare i processi produttivi del laboratorio Cartiera (macchine da cucire, per l’asciugatura e fissaggio tinte, macchine tingibordo e per incollare) e attività di formazione continua di un anno curate da figure altamente specializzate del settore della pelletteria. Il tutto per un coinvolgimento previsto di 13 persone: persone con disabilità e rifugiate altrimenti a rischio di esclusione sociale e sfruttamento lavorativo.

L’obiettivo è raccogliere 100mila euro entro fine dicembre. Per sostenere con una donazione il progetto è attiva sul sito web di For Funding–Formula una pagina dedicata, con l’aggiornamento in tempo reale delle somme raccolte: https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/nessuno-scarto

Tatiana di Federico, responsabile del laboratorio per la Cooperativa Sociale Abantu: "Ogni giorno a Cartiera vediamo le persone impegnarsi nel lavoro concreto e attraverso questo ricostruire stabilità e futuro per le loro vite. È quindi importante per noi migliorare sempre di più nelle capacità artigianali, perché questo ha una ricaduta diretta sulla sostenibilità del laboratorio e sui percorsi personali di chi ci lavora."

"Al centro del nostro impegno c’è la volontà di essere un motore per lo sviluppo inclusivo, che crei crescita e opportunità anche e soprattutto per le persone in difficoltà. Questo progetto della Abantu è importante per il comprensorio della valle del Reno in tema di inclusione sociale e inserimento lavorativo, tanto più in un ambito dal forte valore aggiunto come quello dell’artigianato - spiega Alessandra Florio, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo -. Sia con l’impegno delle nostre persone sui territori sia attraverso strumenti come il programma Formula vogliamo confermare sempre di più la nostra vocazione di banca attenta alle istanze sociali e alle peculiarità locali."