REDAZIONE BOLOGNA

Nessuna deroga, addio a 265 dehors Covid in centro storico

L’assessora Guidone: "Riportiamo le cose alla normalità". L’allarme del centrodestra: "Posti di lavoro a rischio"

Dehors a Bologna, le concezioni tornano al pre Covid (foto Dire)

Dehors a Bologna, le concezioni tornano al pre Covid (foto Dire)

Bologna, 27 luglio 2023 – Dehors, si torna all’antico. Dopo il boom di tavolini all’aperto ai tempi del Covid, il Comune tira il freno. A inizio luglio non ha rinnovato parte delle concessioni in deroga concesse a bar e ristoranti per far fronte ai cali di fatturato accumulati in pandemia. Su circa mille autorizzazioni ne sono state revocate 265 in centro: 163 sotto i portici e 102 sugli stalli sosta .

"Non abbiamo falcidiato i tavoli, abbiamo riportato le cose all’ordinario", spiega Luisa Guidone, assessora al commercio, rispondendo alle domande dell’opposizione, secondo cui sarebbe stato meglio prorogare le deroghe almeno fino a fine estate, per consentire alle attività commerciali di sfruttare a pieno la bella stagione.

"Il 90% di chi ha dehors Covid ha anche concessione permanenti, che sono confermate – spiega Guidone –. E anche chi non ha un dehors permanente, se rispetta il regolamento comunale, potrà mantenerlo".

Il centrodestra lancia l’allarme sui possibili contraccolpi occupazionali del mancato rinnovo delle concessioni. "Non c’è nessuna volontà punitiva nei confronti delle attività commerciali", assicura Michele Campaniello, capogruppo del Pd. "Intere famiglie verranno messe sul lastrico? Affermazione legittima, ma forse non corrisponde al vero".

Roberto Fattori, presidente commissione Commercio, ricorda che "non sono prorogati i dehors del centro che non rispondono al regolamento comunale: rispetto alla totalità dei dehors Covid sono una minima parte".

Per Giulio Venturi, portavoce Lega Bologna, "265 autorizzazioni revocate sono un’ecatombe per le attività commerciali. Questa amministrazione conferma di essere lontana anni luce dai bisogni della città".