ZOE PEDERZINI
Cronaca

Neonato morto in culla a Castenaso (Bologna), l’autopsia. La tac esclude segni di violenza

Nessun trauma sul corpo del bambino, trovato senza vita dalla madre all’alba di sabato scorso a Castenaso. Al via l’esame dei medici legali: potrebbero servire fino a novanta giorni per i risultati definitivi

I carabinieri fuori dal condominio di Castenaso

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Castenaso (Bologna), 20 luglio 2023 – Non è passata neanche una settimana dalla tragica morte, a Castenaso, del piccolo Raul Cacciapuoti, il neonato di ventidue giorni trovato morto, all’alba di sabato mattina, dalla madre Leila. Lei, trentaduenne e mamma di un’altra bambina di un anno e mezzo, si è alzata dal letto accorgendosi di non essere stata svegliata dal neonato nelle ultime ore. Lo è andata a vedere nella culla e da lì è iniziato lo strazio di questa famiglia che vive al Villaggio Primavera, in via Paolo Fabbri, a Castenaso. Sul posto, dopo i sanitari del 118 avvisati dalla madre che non hanno potuto far altro che constatare il decesso del piccolo, sono stati avvisati, dai soccorsi, i carabinieri di Castenaso. Con loro, anche i militari di San Lazzaro, il medico legale e la scientifica.

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Tutti hanno da subito escluso, anche da una prima ricognizione cadaverica, una morte traumatica: si tratterebbe dunque di una morte naturale. Quel che è certo, però, è che il pm di turno Giacomo Forte ci ha voluto vedere chiaro disponendo un’autopsia: alla nascita del piccolo, solo ventidue giorni fa, non risultavano anomalie fisiche che ne possano spiegare un decesso così improvviso. Bisognerà, dunque, capire più a fondo cosa abbia portato a questa tragedia.

La Procura ha nominato un medico legale, mentre la famiglia di Raul ne ha nominato un altro di parte, Marco Tudini. Quel che è certo è che, nella giornata di martedì è stata fatta una tac al corpicino di Raul, nella giornata di ieri, invece, è iniziato l’esame autoptico vero e proprio. Una volta portato a termine questo esame i periti medici legali si potranno prendere fino a novanta giorni di tempo per stilare le proprie valutazioni. Stando alle prime indiscrezioni a seguito della tac pare venga confermata l’ipotesi che esclude la violenza, di qualsiasi tipo: non emergono, infatti, tracce sul corpo del bambino che siano compatibili a segni di violenza e men che meno dell’intervento di terzi che possano averne cagionato il decesso.

Ad oggi, dunque, la tac confermerebbe l’ipotesi degli inquirenti che si sia trattato di una morte naturale, una morte in ‘culla’. Resterà da capire quale sia la causa del decesso fulminante del neonato che, come detto già dai carabinieri e dai sanitari del 118, è stato rinvenuto alle 6.30 del mattino, ma la morte era avvenuta già almeno due ore prima del ritrovamento da parte della madre.