Emanuele Aldrovandi, fra i drammaturghi di nuova generazione più apprezzati da pubblico e critica, firma testo e regia de L’estinzione della razza umana, in scena al Teatro delle Moline da questa sera (alle 21) a domenica 16. Lo spettacolo– una produzione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale Associazione Teatrale Autori Vivi in collaborazione con La Corte Ospitale – Centro di Residenza Emilia-Romagna – vede in scena Giusto Cucchiarini, Eleonora Giovanardi, Luca Mammoli, Silvia Valsesia e Riccardo Vicardi e racconta con ironia e tinte tragicomiche, le atmosfere attraversate nei due anni di pandemia nel pieno del lockdown.
La pièce – che vede come p rotagonisti due coppie e un rider – è ambientata in un mondo incastrato dentro ritmi frenetici e disumani, che sottraggono tempo al pensiero e all’introspezione, riducendo il dialogo tra gli individui a litigi ’da bar’ o ’da social network’. A ribaltare la situazione è l’arrivo improvviso di uno strano virus che trasforma le persone in tacchini: l’ansia si sospende e la vita di prima non sembra più possibile. Un evidente richiamo ai recenti fatti della pandemia da coronavirus, nell’obiettivo di farne "una sorta di esorcismo – catartico e liberatorio – per aiutarci a metabolizzare il nostro presente con ironia, lucidità e un pizzico di grottesco surrealismo", dichiara Aldrovandi.