L’aeroporto lancia la battaglia contro la ’sosta selvaggia’ che affligge il Marconi soprattutto nei picchi estivi di arrivi e partenze. Lo annuncia l’ad del Marconi, Nazareno Ventola, spiegando che entro la fine dell’anno prossimo partirà una ’Zona a traffico controllato’ nello scalo.
In pratica, per chi continua a sostare attorno alla rotonda con le quattro frecce, non utilizzando il parcheggio ‘kiss and fly’ e la ‘wait zone’ gratuita, partiranno le multe automatiche.
Chi varcherà con la propria auto i confini dello scalo, quindi, passerà sotto un sistema di telecamere che rileverà le targhe, conteggiando i tempi di permanenza nelle aree dell’aeroporto. Si avranno, quindi, circa dieci minuti di tempo per parcheggiare, entrare nel ’kiss and fly’ o nella wait zone gratuita. Passato il tempo previsto, scatteranno le sanzioni.
Una rivoluzione? "In realtà la ’Zona a Traffico controllato è già presente in altri scali, come Roma, Napoli e Milano. Il progetto punta a contrastare la ’sosta selvaggia’ e a migliorare la circolazione nell’aeroporto", dice Ventola. A controllare gli automobilisti indisciplinati, ci saranno le telecamere e un sistema tecnologico che consentirà di vericare le auto che arrivano al Marconi. Ma, mette subito le mani avanti Ventola, "non sarà un modo per arricchirci. Noi ci occuperemo dell’investimento tecnologico e poi lavoreremo con il sistema di controllo del Comune". Le sanzioni, in definitiva, "saranno percepite dall’amministrazione comunale, come già avviene in altri aeroporti".
Sanzioni che, tra l’altro, partiranno a gennaio in città anche per chi supera il nuovo limite dei 30 all’ora. "Un errore, con il nuovo codice della strada basterà fare i 41 e avere il ritiro della patente", critica il viceministro Galeazzo Bignami.
Rosalba Carbutti