Bologna, 28 gennaio 2019 - Vestiti da truppe di montagna delle SS in occasione della Giornata del Memoria. E' successo ieri, domenica 27 gennaio, sull'Appennino bolognese a Lizzano in Belvedere, in località Cavone. Forse una rievocazione storica, forse addirittura un gioco di ruolo. Sicuramente un episodio da molti considerato di cattivo gusto. Al punto che chi li ha visti, ieri, ha chiamato i carabinieri. E oggi, saputo l'accaduto, il capogruppo di Sinistra italiana in Regione Emilia-Romagna, Igor Taruffi, annuncia l'intenzione di presentare un'interrogazione in Assemblea legislativa, per chiedere chiarimenti.
Aggiornamento Segnalazione in procura - Cinque indagati
"Ieri era il 27 gennaio, Giorno della Memoria - racconta Taruffi su Facebook, pubblicando anche alcune immagini - qualcuno ha pensato di trascorrerlo sulle montagne dell'Appennino, proprio le stesse sulle quali si è combattuto per liberarsi dall'occupazione nazista, travestendosi da SS. Evidentemente la moda di indossare divise ha preso tragicamente piede".
Il capogruppo Si è deciso dunque a "sollevare il caso" in Regione. Sull'episodio nelle prossime ore i carabinieri, che con la polizia locale hanno identificato il quartetto, invieranno una segnalazione in Procura. Nel rendere noto l'accaduto, Taruffi ha condiviso foto e racconto pubblicato su Facebook da Matteo Brusa, segretario della onlus sportiva Fondazione Silvia Rinaldi, che ha incontrato il gruppetto di finte SS.
"Ieri ci siamo imbattuti in quattro personaggi vestiti da truppe di montagna delle SS - racconta Brusa, che nel suo post di denuncia chiama in causa anche l'Anpi di Bologna - in perfetta uniforme, con emblemi ben visibili e tirati a lucido, sci e armi da fuoco. Non era in corso alcuna commemorazione storica - sostiene - erano solo quattro persone, guidate da uno di origini toscane. Quattro individui che nel giorno dedicato alle vittime delle stragi nazifasciste si aggiravano nei boschi del Corno alle Scale conciati così. Non c'era nessuno vestito da partigiano. Non c'era nessuno che spiegasse ai pochi escursionisti di passaggio le atrocità commesse dai tedeschi nelle zone dell'Appennino emiliano durante la seconda guerra mondiale. Solo quattro persone che sentivano la necessità di vestirsi da truppe SS nel Giorno della Memoria".