REDAZIONE BOLOGNA

Nasce ’Ad occhi aperti’. Fumetti sul mondo

Chiusa l’esperienza di BilBolBul l’associazione Hamelin sparge per la città una nuova manifestazione sull’abitare. .

Nasce ’Ad occhi aperti’. Fumetti sul mondo

Non è facile lasciare la strada vecchia e di successo per imboccarne una nuova tutta da costruire, ma ’gli Hamelin’, come vengono ormai definiti i componenti dell’omonima associazione bolognese, quando nel 2022 annunciarono che il Festival BilBolBul non avrebbe avuto una sedicesima edizione, erano davvero convinti e pacificati. In quindici anni avevano raccontato il mondo del fumetto in modo così viscerale, e di più non avrebbero potuto fare. In effetti eccoli tornare sulle scene cittadine dal 23 al 26 novembre, con una nuova creatura che si chiama ’Ad occhi aperti’, non è un festival ma una manifestazione e soprattutto eccoli di nuovo in gioco con un’attitudine che vuole ricongiungersi con le origini, quando Hamelin, ancora fuori dai cartelloni festivalieri, era un gruppo di appassionati studiosi di fumetto che poi ebbero un’intuizione vincente. Sarà così anche per ’Ad occhi aperti’? Già il sottotitolo della manifestazione, ’disegnare il contemporaneo’, esprime un intento specifico, meno allargato del precedente che privilegiava la qualità artistica del fumetto in tutte le sue forme.

Qui al centro della ricerca c’è una tematica della quotidianità che ogni anno sarà differente. Per la prima edizione l’indagine è sull’abitare, sul rapporto con gli spazi che abitiamo e le loro mutazioni attuali. Messo a punto il concept, si può dire, ecco che Hamelin inizia la sua ricerca delle storie e delle immagini che meglio esprimono questo viaggio, proponendosi come "spazio di conversazione attorno al disegno come processo" che per l’occasione è declinato in mostre, laboratori, residenze, incontri, produzioni artistiche ed editoriali. E ci tiene a sottolinearlo Emilio Varrà di Hamelin, che "troverete tanti nomi di artisti non molto conosciuti, autori tra i 25 e 35 anni, le voci incontrate durante l’indagine, una generazione che si sta confrontando con alcuni nodi dell’oggi". Jérome Dubois esplora la fascinazione per le rovine nel dittico ’CitèvilleCitèruine’ o Marijpol che indaga nuove forme di cura attraverso uno studio profondo sui personaggi e le loro relazioni. Durante il festival saranno celebrati anche i 20 anni del Corso di Fumetto e Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti, primo in Italia, che ha formato molti degli artisti e delle artiste protagonisti di ’Ad occhi aperti’: come Miguel Vila, cui è dedicata la mostra Venetian Lens (nella foto). E ancora Valentina d’Accardi ed Eliana Albertini, che hanno curato la produzione artistica ’Senza essere visti’, che aprirà in anteprima sabato al Quartiere Santo Stefano. La manifestazione si svolge in vari spazi della città. Www.adocchiaperti.net

Benedetta Cucci