Bologna, 3 agosto 2016 - Controlli a tappeto dei Nas di Bologna in numerosi centri estetici e parrucchieri , che hanno portato al sequestro di svariate attività e alla segnalazione all'autorità giudiziaria dei titolari o personale dipendente. Le indagini sono state condotte nelle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, e oltre 60 le attività controllate. Le indagini si sono concentrati sulla verifica del possesso dei necessari titoli professionali del personale dipendente, dei requisiti igienico-sanitari e strutturali dei locali e della conformità e regolarità delle attrezzature in uso. Nel solo bolognese sono state verificate 32 attività, delle quali 11 hanno evidenziato irregolarità di natura penale e amministrativa . A conclusione delle verifiche ispettive sono state disposte chiusure/divieto di prosecuzione delle attività di 11 esercizi, per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro.
A Bologna sono state sospese le attività di 9 esercizi di acconciatore ed estetica, in quanto prive dei previsti requisiti igienico-sanitari e mantenuti in assenza della prevista S.C.I.A - - segnalazione certificata di inizio attività - . Il titolare di un centro di estetica è stato deferito all’Autorità Giudiziaria poiché ritenuto responsabile del reato di favoreggiamento della prostituzione.
A Imola è stata sequestrata un' attività di parrucchiere poiché condotta in assenza della prevista S.C.I.A, e avviata mediante il possesso di titoli abilitativi contraffatti. La stessa presentava carenze igienico- sanitarie e impiegava personale privo dei previsti requisiti professionali. A conclusione degli accertamenti è stato deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare, per aver esercitato l’attività di parrucchiere facendo uso di attestati di qualifica professionale di "acconciatore uomo-donna" risultati contraffatti.
In Valsamoggia sono state denunciate all'autorità giudiziaria due persone, rispettivamente titolare e dipendente di un salone di parrucchiera, per aver utilizzato attestati di qualifica professionale contraffatti. Nel contesto è stato eseguito il sequestro penale dei locali.
Nelle provincia di Ferrara sono state controllate 8 attività, una delle quali è stata sospesa per aver svolto attività di estetica, tatuaggi e piercing, in assenza della prevista SCIA.
Nella provincia di Rimini sono stati controllati 11 esercizi, in 2 dei quali sono emerse irregolarità di natura amministrativa, per aver svolto l’attività in assenza della prevista SCIA e per aver impiegato personale non qualificato.
Nelle provincia di Ravenna e Forlì Cesena, sono state controllate 12 attività, una delle quali è risultata aver svolto attività in assenza della prevista SCIA e impiegato personale privo dei previsti requisiti professionali.