REDAZIONE BOLOGNA

Maxi fondo investe in Musixmatch, Bologna come la Silicon Valley

Accordo tra Tpg e la più grande piattaforma online di canzoni. La gioia del fondatore Massimo ’Max’ Ciociola

Massimo 'Max' Ciociola, fondatore di Musixmatch

Massimo 'Max' Ciociola, fondatore di Musixmatch

Bologna, 28 luglio 2022 - A vete presente quando quella canzone continua a frullare in testa per tutto il giorno? E continuate a canticchiare le parole, magari in inglese o in una lingua sconosciuta, senza un filo logico. In continuazione, tanto da dover a tutti i costi prendere il telefonino e cercare il testo di quella benedetta canzone, per fissare una volta per tutte le parole nella mente e non scordarsele più. L’applicazione che praticamente tutti i dispositivi del mondo oggi utilizzano, in particolar modo quando si ricorre alla piattaforma di riproduzione musicale Spotify (ma non solo) – con cui ha stretto un accordo massiccio – , si chiama Musixmatch ed è nata a Bologna.

Una storia di successo che nel tam tam da canzone a canzone, da piattaforma a piattaforma, da smartphone a smartphone è riuscita a partire dalle Due Torri – dove ha, letteralmente a un passo, ancora una sede che si staglia fiera tra portici e palazzi medievali, ‘rossa’ come la città – e a viaggiare per tutto l’oceano, attirando le attenzioni e le mire della Silicon Valley , dei magnati e degli imperatori delle società internazionali specializzate in tecnologia.

Fino all’investimento da parte del colosso Tpg. C’è chi ovviamente non aveva mai avuto dubbi: il fondatore Massimo ‘Max’ Ciociola. D’altronde, pugliese di nascita e bolognese d’adozione, ha sempre sventolato alto lo stendardo bolognese, ripetendo più volte: "Questa città non ha nulla da invidiare a Palo Alto ( nervo pulsante della Silicon Valley, nella baia di San Francisco, ndr ). Anzi, è addirittura meglio". Massimo Ciociola. "Bologna come la Silicon Valley"

Ciociola, anche oggi sceglierebbe Bologna per dare vita alla sua startup personale?

"Certamente, sempre. Questa è soprattutto la vittoria di Bologna, della città, dell’innovazione universitaria, e della creatività. Qui c’è terreno fertile per dare vita a storie imprenditoriali di successo e noi ne siamo la dimostrazione".

Il sindaco di Bologna, non a caso, si è congratulato personalmente con lei. E ha aggiunto: «Conosco Max Ciociola, la sua è una storia bolognese: arrivato dalla Puglia per frequentare l’Alma Mater, è rimasto qui dopo gli studi per realizzare i suoi progetti, e oggi da qui guarda al mondo intero». I suoi inizi raccontano davvero questo, una di quelle storie fatte di idee e pochissimo altro?

"Sinceramente, è proprio così. Ho iniziato addirittura in Salaborsa ( la biblioteca comunale a un passo da piazza Maggiore, nel capoluogo bolognese, ndr ), come tantissimi altri studenti, con le prime connessioni internet a disposizione degli universitari, quando in Puglia, e se ci ripenso fa strano, internet ancora neanche era arrivato. Sono queste le occasioni che ti consentono di arrivare lontano e, senza Bologna, non sarebbe stato mai possibile".

Un modello Bologna, anche in questo caso vincente. Bisogna esportarlo, insistere, fare di più?

"Sì, la storia di Musixmatch è emblematica. Noi siamo messaggeri di come la creatività debba partire dal basso, dalle idee, non dal governo o da chissà quale spinta esterna. Voglio promuovere questo messaggio perché è importante per tutti i giovani e per chiunque abbia voglia di credere e investire nelle proprie convinzioni".

Bologna come la Silicon Valley, o addirittura meglio, appunto. Lei lo ha detto a più riprese in passato: che effetto fa oggi che un fondo come Tpg abbia voluto pescare ancora da Bologna?

"Bologna non ha nulla da invidiare alla California, a Palo Alto. Lo dico e lo ripeto. Come ribadito al sindaco Lepore, lui ha ragione: questo traguardo rappresenta e certifica l’ecosistema vitale di startup e aziende innovative che sono cresciute e continuano a crescere all’ombra delle Due Torri".

Serve fare di più, quindi, per allargare ancora l’ecosistema?

"Il vero tema, secondo me, è proprio capire come mai queste città siano davvero al centro del mondo. Ne ho parlato anche con Claudio Domenicali ( l’amministratore delegato di Ducati, ndr )".

Il fondo Tpg ormai qualche decennio fa decise di puntare fortemente sulla ‘Rossa’ e su Ducati, oggi ha scelto Musixmatch. Cosa vi siete detti?

"È stata una bella chiacchierata, è bello pensare che dopo tanti anni da quella scelta vincente Bologna sia tornata al centro dei pensieri di investitori di successo. Questa è Bologna, questa è l’Emilia-Romagna, la terra dove le idee possono nascere e crescere, fino a diventare una storia esemplare. Oggi sono felice soprattutto perché voglio celebrare questa grande attività dal basso che è tutta nostrana".