Una comunità in lutto. Nei giorni scorsi è morto a Lagaro di Castiglione dei Pepoli Andrea Aldrovandi, di soli 31 anni. Il giovane, residente a Bologna, è deceduto nel sonno mentre si trovava nella casa della madre. La notizia, che si è diffusa in poco tempo, ha lasciato interdetto l’intero paese e non potrebbe essere altrimenti perché quando una persona di 31 anni si addormenta e non si sveglia più le domande si accavallano per trovare una spiegazione a una tragedia tanto inaccettabile.
Per chiarire le cause della morte la Procura, a cui è arrivata la segnalazione del comando dei carabinieri, ha aperto un fascicolo e ha affidato al medico legale l’incarico di eseguire l’autopsia.
L’esame autoptico è stato già eseguito ma per l’esito definitivo bisognerà aspettare gli esami più approfonditi sui tessuti che verranno effettuati nei prossimi giorni.
Quello che fin da adesso è stato chiarito in modo inequivocabile è che la morte non ha alcun legame con il vaccino a cui il giovane si era sottoposto nelle settimane scorse. Un punto che i magistrati della Procura avevano chiesto di chiarire al medico legale e che è stato messo nero su bianco dai camici bianchi.
Quanto alla causa del decesso, come detto bisognerà attendere l’esito degli esami che arriverà più avanti.
Nel frattempo, resta lo sconforto in familiari e amici, ma anche in tutto il paese, per la scomparsa di una persona così giovane.
"Tutta la nostra comunità si stringe attorno alla famiglia – dice il sindaco di Castiglione Maurizio Fabbri – in questo momento di grande dolore".
Parenti che hanno scelto la via della riservatezza, una decisione comprensibile e da rispettare, vista la grande e improvvisa tragedia che li ha travolti, ammesso che sia possibile trovarsi effettivamente preparati davanti alla perdita di un proprio caro.
Nonostante fosse nato a Bologna, Andrea Aldrovandi aveva forti origini montanare con il padre che proviene da San Benedetto Val di Sambro e con la madre che, appunto, è residente nella frazione di Lagaro a Castiglione
Il legame con questo territorio non si è mai spezzato, tanto che continuava periodicamente a salire la valle del Setta sebbene ormai la sua attività di termotecnico lo impegnasse in prevalenza nella pianura bolognese, un percorso fatto non solo per visitare i parenti, ma anche godersi tutto quello che la montagna sa offrire.
Un ragazzo tranquillo, appassionato di sport e, come tutti i giovani adulti, con qualche sogno da realizzare che, purtroppo, resterà tale.
La famiglia ha dato l’ultimo saluto ad Andrea durante i funerali che si sono svolti ieri.