Bologna, 7 agosto 2024 – Sono quasi 2mila i multati dall’autovelox di viale Lenin. Sono, infatti, 1.910 le contravvenzioni del nuovo occhio elettronico dal 5 giugno al 21 luglio. In pratica, il bilancio dei primi 46 giorni di velox, dimostra che sono 41,5 al dì le multe ’staccate’ dal vigile hi-tech. Numeri quasi quattro volte più alti rispetto al velox gemello di viale Berti Pichat che ha pizzicato in un mese e mezzo 523 persone.
Stando ai numeri emersi a seguito dell’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Francesco Sassone, come nel caso di Berti Pichat, il grosso del superamento dei limiti – che ricordiamo in viale Lenin restano fissi a 50 chilometri orari – è quello entro i 10 chilometri orari, con 1.448 tra automobilisti e motociclisti incappati nella violazione (con sanzioni da 42 a 173 euro). Sono, invece, 451 coloro che hanno superato i limiti da 11 a 40 chilometri orari (con multe da 173 a 694 euro) e 11 gli spericolati che sono andati oltre i 90 all’ora (superando i limiti di oltre 40 chilometri orari e incappando in sanzioni da da 543 a 2.170 euro, con patente sospesa da uno a tre mesi). Nessuno (per fortuna) ha superato i limiti di 60 chilometri all’ora, così come già registrato in viale Berti Pichat, non dovendo così pagare da 845 a 3.382 euro, con patente sospesa per un minimo di 6 mesi fino a un massimo di 12. La polizia locale, al momento, non fornisce gli introiti delle sanzioni, ma considerando i verbali minimi per ogni tranche di infrazione, si calcola un incasso di almeno 144mila euro.
Al netto di infrazioni e superamento di velocità, i vigili fanno sapere che dalla data di attivazione dell’autovelox (il 5 giugno) ci sono stati tre incidenti: due con feriti e uno senza.
Critico il meloniano Sassone che, ricevuti i dati, tuona contro il Comune: "I numeri, ancora una volta, ci dimostrano come l’intento del Comune non sia quello di pensare alla sicurezza stradale, ma di fare cassa. Infatti, dove ora è installato il velox, nel 2018 il Consiglio comunale aveva approvato, all’unanimità, un odg con il quale si chiedeva di realizzare una rotonda per rendere più sicura la zona. Progetto poi abbandonato perché per il Comune, come scritto nella risposta a una interrogazione del 2022, la zona presentava valori di incidentalità non significativi. Poi, d’incanto, il Comune ha deciso di posizionarci un velox motivandolo con l’eccessivo numero dei sinistri rilevati nel periodo 2016 -2021 contraddicendosi da solo a distanza di pochi mesi".
Il consigliere comunale, poi, entra nel merito dei numeri, ricordando come in viale Lenin, così come per viale Berti Pichat, "la maggior parte delle sanzioni viene elevata a chi supera il limite di meno di 10 chilometri orari e quindi, non a pericolosi pirati della strada. Con i velox non si fa sicurezza e non si riducono gli incidenti, ma si rimpinguano le casse del Comune impegnato molto a incassare multe anziché realizzare interventi efficaci come quella rotonda che avrebbe portato un reale beneficio in termini di sicurezza stradale e minore impatto ambientale".